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Rossano e Corigliano più vicini alla fusione. Geraci: «Anticipiamo il futuro invece di attenderlo»

Rossano e Corigliano più vicini alla fusione. Geraci: «Anticipiamo il futuro invece di attenderlo»
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Rossano e Corigliano fanno un passo avanti verso la fusione. Nella giornata di lunedì primo febbraio, infatti, il consiglio comunale della città ausonica ha approvato l’atto d’impulso per l’indizione (da parte della Regione Calabria) di un referendum popolare sulla fusione delle due città di Rossano e Corigliano in un unico comune. La città rossanese, lo ricordiamo, ha approvato la delibera più di un anno fa, precisamente il 16 gennaio del 2015. Raggiante il sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, che ha spiegato come l’approvazione della delibera debba essere considerata come «un messaggio forte per la società e la politica calabresi in generale: e cioè che vi sono momenti nella storia di popoli e territori nei quali la qualità delle classi dirigenti si misura solo ed esclusivamente dalla capacità di saper ricercare e preferire, nonostante tutto, le esistenti ragioni di unità, di dialogo e di sinergia, anticipando il futuro invece di attenderlo». Il sindaco della città ausonica ha rivolto un plauso a tutti i consiglieri comunali, per aver dimostrato «nonostante forse da qualche parte ci si sarebbe aspettato il contrario, un livello di maturità istituzionale e politica che, da oggi in poi, non potrà non rappresentare un punto di non ritorno per le attività politico-istituzionali e consiliari della nostra città».

Geraci ha anche precisato che «adesso inizia il percorso più importante per tutte e due le comunità e per le rispettive classi dirigenti: quello cioè di saper dimostrare nei fatti che l’approvazione dell’atto di impulso non era un solo momento procedurale per licenziare un atto meramente tecnico, ma che era invece un momento squisitamente politico, al quale ci si deve sentire condizionati nel percorrere con lealtà, equilibrio e lungimiranza tutti i passi intermedi e necessari per convincere le due popolazioni che i loro rappresentanti istituzionali hanno fatto sul serio. Nei prossimi giorni – ha concluso Geraci – avvierò una serie di contatti con tutti i candidati a sindaco della città di Rossano, per aprire sin da ora un dibattito e un confronto diretto, franco e nel merito delle sfide e delle ambizioni che una fusione implica ed impone».

La delibera approvata dal consiglio comunale coriglianese ha avuto il plauso anche di molti esponenti politici della Sibaritide. Per Antonio Russo, sindaco di Crosia, «la delibera dell’atto d’impulso da parte del consiglio comunale di Corigliano è un risultato che riempie di soddisfazione tutto il territorio. Rossano e Corigliano insieme hanno una popolazione totale di oltre 80mila abitanti e formerebbero la terza città, per numero, della Calabria. I vantaggi che tutto il territorio della Sibaritide e della Valle del Trionto avrebbero sono enormi. L’auspicio è che il processo di aggregazione socio – culturale vada avanti e porti all’agognato sì da parte dei cittadini. Mi auguro – ha concluso Russo – che nel prossimo futuro anche la Valle del Trionto, che si sta sempre più formando come organismo omogeneo, potrà concorrere fattivamente alla realizzazione di questo grande progetto di conurbazione, nell’ottica eventuale di area vasta della Sbaritide».

Pasqualino Bruno

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