Incompatibilità politica con i compagni di viaggio sia nei metodi che nei contenuti e mancato coinvolgimento nell’attività amministrativa: queste le ragioni che avrebbero portato Caterina Violante a gettare la spugna, a rimettere le deleghe ed a prendere le distanze dalla Maggioranza al Comune di Trebisacce guidata dal sindaco Franco Mundo. Ragioni che l’ormai ex delegata ha affidato ad una nota molto ampia con la quale, volendo tacitare il “fastidioso ronzio” provocato dalla sua scelta, ha pensato di chiarirne le motivazioni «a chi – ha scritto testualmente – è abituato a concepire la politica come una carriera decennale da abbandonare solo quando si rende disponibile un incarico più prestigioso.
In merito all’intervento del segretario cittadino del PD (Pierfrancesco De Marco – n.d.c.). che ha chiesto di fare chiarezza sulla sua posizione politica, la Violante, entrando nello scabroso argomento delle trivellazioni, si è chiesta come mai il segretario del PD non abbia mai fatto luce sull’incoerenza che il partito ha dimostrato nella vicenda trivellazioni nello Jonio. Argomento, questo, che la Violante ha dimostrato di avere molto a cuore e che l’ha spinta ad un feroce attacco al PD e in particolare ai suoi rappresentanti in seno alla Maggioranza, accusati di una evidente incoerenza. Più in generale si è chiesta quale contributo abbia dato il PD nelle problematiche della città e quali politiche il PD abbia portato avanti attraverso i suoi esponenti-amministratori.
Pino La Rocca