«Una vicenda che vede sedici anni di vertenze – ha ricordato Laghi – in una Calabria che non conosce un vero progetto organico sul piano rifiuti e sempre alla ricerca di “buche e buchi” dove conferirli. Riaprirla (per un tempo, in realtà, indeterminato) sarebbe un danno all’economia e un potenziale rischio per la salute umana. Senza considerare, poi, il rischio ecomafie che hanno nell’incenerimento e nelle discariche la fonte principale di rendimento».
Compostaggio domestico, raccolta porta a porta, riciclaggio, isola ecologica e conseguente vendita dei rifiuti: questi, secondo il medico prestato alla politica, i presidi fondamentali per un corretto smaltimento dei rifiuti. «Dateci i soldi per la chiusura definitiva (ne servono circa 800mila euro) e non butteremo nemmeno un rifiuto a Campolescio (l’area ne conterrebbe 20 tonnellate)»: questa, una delle risposte del sindaco, Mimmo Lo Polito, durante la manifestazione di sabato. «In realtà – controbatte Laghi – la discarica è piena e per la copertura servono 424mila euro che potrebbero essere recuperati all’interno del finanziamento regionale».
Federica Grisolia