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Rossano, niente liste alle comunali pur di riavere il Tribunale. L’idea di Pirillo fa proseliti

Non presentare liste e candidati alle elezioni comunali del 12 giugno in segno di protesta contro lo Stato. L’idea, alquanto provocatoria, è dell’avvocato rossanese Luigi Pirillo, ex consigliere comunale e, in passato, esponente di Alleanza Nazionale.  Pirillo, nel corso di un incontro pubblico sul tema della chiusura del tribunale bizantino, ha proposto di «non presentare liste e candidature alle elezioni comunali, per protestare contro la ignominiosa soppressione dell’unico presidio di giustizia che esisteva lungo la litorale ionica da Taranto a Crotone: il Tribunale di Rossano». L’ex consigliere comunale ha proposto di lanciare una vera e propria “vertenza Rossano”, rivendicando non solo la riapertura del Tribunale ma anche più diritti in tema di sanità, servizi, trasporti, mobilità e sicurezza.

La “sfida” lanciata da Pirillo è stata accolta dall’onorevole Giuseppe Caputo, ex sindaco di Rossano e probabile candidato alla prossima tornata elettorale che si terrà a Rossano il prossimo 12 giugno. «Mi trovo d’accordo con la proposta di Pirillo – ha spiegato Caputo – di non presentare liste e candidature alle prossime elezioni amministrative, se saremo tutti concordi nel sottoscrivere un patto fra galantuomini. Di certo non possiamo stare a guardare. Abbiamo il dovere di risvegliare le coscienze dal torpore e la sonnolenza nelle quali sono cadute».

Secondo l’ex consigliere regionale «la proposta di Luigi Pirillo, se bene architettata potrebbe servire per ottenere dei risultati, a rinfrescare la memoria ad un ministro della Giustizia che ha cambiato idea incomprensibilmente rispetto a quando era il responsabile giustizia del Pd, e a sensibilizzare sulla questione un Governo centrale sempre poco attento ai diritti e ai bisogni dei cittadini».

(Nella foto l’ex presidio di giustizia di Rossano ndr)

Pasqualino Bruno

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