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Oriolo, primi passi per la nascita del Centro Studi calabro-lucano

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Avviato l’iter per la costituzione del Centro Studi Calabro-Lucano con il sostegno del professor Luigi Maria Lombardi Satriani. Al primo incontro operativo organizzato dall’Amministrazione Comunale di Oriolo, oltre a Satriani ed al vice-sindaco Vincenzo Diego, hanno partecipato diversi esponenti del mondo della cultura calabro-lucana tra cui il dirigente scolastico dell’Ipsia di Trebisacce Leonardo Viafora, i professori Vincenzo Toscani di Oriolo, Piero De Vita e Giuseppe Rizzo di Trebisacce, Domenico Percoco di Chiaromonte, Antonio Panzarella di Catanzaro, Nicola Manfredelli della Grancia di Brindisi di Montagna (PZ), Dianiele Corrado di Oriolo e Antonio D’Amico cine-amatore di Corigliano.

In apertura il vice-sindaco Diego, dopo aver portato il saluto del sindaco Giorgio Bonamassa, ha rivelato che il realizzando Centro-Studi si chiamerà “Rinascita” perché vuole accomunare la Sibaritide, il Pollino e la Lucania in processo di rinascita culturale in grado di assemblare le tante etnie, in una sinergica azione di sviluppo socio-economico e culturale, aiutando questo territorio a risolvere i suoi tanti problemi. «L’aeroporto di Pisticci – ha dichiarato Vincenzo Diego – può costituire il primo esempio di questa sinergia. Il nuovo Scalo, infatti, si farà quanto prima perché sono d’accordo tutti i sindaci dell’Alto Jonio e quelli della Basilicata. Ma c’è tanto da fare, – ha aggiunto il vice-sindaco di Oriolo – come per esempio il progetto “Adrjon” (Adriatico-Jonio) che prevede il finanziamento di 90milioni di euro per i collegamenti con il nuovo Scalo di Pisticci ma anche per la cultura ed il turismo».

Il nuovo Centro Studi “Rinascita” avrà la sua sede nel Palazzo Giannettasio (nella foto), recentemente restaurato e già aperto alla fruizione pubblica. Sono quindi seguiti gli interventi degli altri illustri ospiti ed ha concluso i lavori il prof. Lombardi Satriani: «Questi territori – ha detto tra l’altro il prof. Lombardi Satriani – non hanno grandi opere d’arte come Roma e Firenze, ma sono ricchi lo stesso perché hanno tanti altri tesori da custodire e da far conoscere, ma c’è bisogno di affidarsi alla “cultura critica”, perché la situazione attuale va peggiorando. In questo contesto – ha concluso – il Centro-Studi “Rinascita” può costituire il necessario lievito per far crescere il livello culturale della gente, perché la cultura è strategica e aiuta la crescita socio-economica».

Pino La Rocca

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