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Trebisacce, Chiesa del territorio unita nel segno della Misericordia

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«Contro la moderna deriva dei valori che ha prodotto il disastro antropologico e, di conseguenza, il disastro ecologico, è necessario fermarsi a riflettere sull’essenza vera della vita e, seguendo l’invito di Papa Francesco, ponendo al centro della propria esistenza la Misericordia di Dio». E’ questo il messaggio lanciato dal Vescovo della Diocesi Mons. Francesco Savino nel corso della sua relazione tenuta all’interno del 3° Convegno Diocesano della Divina Misericordia organizzato a Trebisacce nella giornata di ieri dall’omonimo Movimento Apostolico presieduto da Teresa Aloise.

Il salone del Miramare Palace Hotel, che ha ospitato il Convegno per l’intera giornata di sabato era davvero gremito di fedeli di tutta la Diocesi, in rappresentanza di tutte le parrocchie e di movimenti religiosi, di parroci e di religiose, tutti attenti e interessati alle relazioni tenute nel corso della giornata da Padre Michele Vassallo, da don Francesco Broccio e dal Presule Cassanese Savino. Sul Convegno e sul popolo di Dio, aleggiava la grande e carismatica figura di Papa Francesco che il Vescovo Savino ha definito “profetico e mistico”, il quale ha voluto promuovere l’Anno Giubilare della Misericordia per regalare alla Chiesa un “Anno Santo di Misericordia come tempo di grazia, di pace, di conversione e di gioia che coinvolga tutti, piccoli e grandi, vicini e lontani e affratelli tutti gli uomini nella condivisione della sofferenza”.

Del resto, come hanno ricordato i relatori, Papa Francesco, prima di salire al soglio pontificio, ha vissuto l’esperienza personale a contatto con la miseria, con la sofferenza: negli slum di Buenos Aires ha infatti incontrato gente considerata “lo scarto” della società dei consumi, uomini e donne, bambini e anziani esclusi dal consesso economico, sociale e culturale, bambini di strada, spesso abusati. Anche oggi, come ha ricordato don Francesco Savino, si parla di almeno 12 milioni di schiavi a livello mondiale, di 42 conflitti bellici, di esseri umani costretti a vivere in situazioni miserabili e condannati ai lavori forzati. «E chi di noi – ha concluso il Vescovo – non pensa al destino di milioni di persone esposte al terrorismo brutale e cinico, ai cristiani perseguitati, ai rifugiati nelle mani di trafficanti senza coscienza? Il tema della Misericordia, – ha concluso – fatta di gesti concreti e non solo di litanie e di giaculatorie, non è dunque per niente superato ma oggi come ieri è di grande attualità». Alle 12.00 in punto, il Vescovo ha concelebrato la Santa Messa animata dal Coro Polifonico della Parrocchia B.V.M. di Trebisacce diretto da Loredana Bastanza; subito dopo una breve colazione a sacco, i lavori sono proseguiti fino al tardo pomeriggio e sono stati conclusi dalle testimonianze, da ulteriori riflessioni e dal confronto con i relatori e con il Vescovo Savino.

Pino La Rocca

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