Il presidente della Regione Mario Oliverio e il vice-segretario nazionale del PD Lorenzo Guerini in passerella nell’Alto Jonio cosentino dopo la… lieta novella della riapertura del “Chidichimo” decretata da Commissario Scura alcuni giorni addietro. Per la verità l’arrivo dei due big a Trebisacce era stata programmata tempo addietro ma la notizia tanto attesa della riapertura dell’ospedale ha reso l’incontro più plebiscitario perché l’Alto Jonio ha perso ormai l’abitudine alle belle notizie. Oliverio e Guerini sono stati accompagnati dal segretario regionale Magorno, dal presidente del consiglio regionale Scalzo e dall’assessore regionale alle Attività produttive Barbalace oltre che da altri consiglieri regionali. Per accoglierli si è mobilitato il popolo PD di tutto il Comprensorio che ha dato vita a un’assise nella quale, al di là della bella notizia dell’ospedale, sono stati messi a fuoco i tanti problemi di un comprensorio sempre più negletto e abbandonato.
Dopo l’accorato appello del rappresentante del COTAJ Natale Falsetta che ha sottolineato le enormi risorse turistiche che questo lembo di terra non riesce a capitalizzare per lo storico isolamento geografico, sono intervenuti il segretario regionale Magorno, l’assessore Barbalace, il presidente Scalzo, quindi il presidente Oliverio e l’on. Guerini.
Il governatore Oliverio, dimostrando ancora una volta la propria vicinanza all’Alto Jonio ha espresso la propria soddisfazione per la riapertura del “Chidichimo” da lui stesso fortemente voluta ma ha ribadito un giudizio nettamente critico sui risultati finora mancati (migrazione sanitaria aumentata e non diminuita) e, in particolare, sul modus operandi del Commissario Scura che continuerebbe ad arroccarsi ed a delegittimare il ruolo di indirizzo del governo regionale, chiedendo quindi un intervento autorevole al vice-segretario Guerini. «Le scelte in materia sanitaria – ha ammonito Guerini incoraggiando il confronto tra le parti – hanno una ricaduta concreta sulla gente e sul diritto alla salute dei cittadini, scelte che vanno quindi condivise con la politica che ha poi il compito di spiegarle alla gente e di fare accettare sia le scelte positive sia quelle negative, spesso imposte da bilanci della sanità non sempre a posto».
Pino La Rocca