Abbiamo ricevuto in redazione questa lettera che pubblichiamo integralmente:
Attraverso questa lettera intendo lanciare un forte segnale e allo stesso tempo un disperato appello. C’è un’intera contrada di Rossano che da anni convive con 2 discariche. Nonostante manifestazioni, proteste, richieste e azioni forti i veleni continuano a penetrare indisturbati nel territorio. E la gente continua ad ammalarsi. Quando abbiamo chiesto con forza soluzioni e, al contempo, la creazione di un registro tumori lo abbiamo fatto con cognizione ben specifica e con le idee chiare. In ogni famiglia della contrada si registrano malattie gravi, ci sono tonnellate di rifiuti non identificati ammassati in quella buca che chiamano discarica e a nessuno sembra importare nulla. Vaghe promesse di bonifiche, protocolli d’intesa mai rispettati e terreni senza più alcun valore sono il risultato ed il frutto di una politica scellerata. Mentre i cittadini vengono denunciati per aver difeso la propria salute e quella delle proprie famiglie la gente continua ad ammalarsi.
E non è allarmismo, badate bene, ma una semplice constatazione numerica che con un registro tumori avrebbe potuto essere messa in luce in maniera chiara e netta. I cittadini tornano buoni e fondamentali quando c’è bisogno dei loro voti, poi ritornano ad ammalarsi in silenzio, a coltivare terreni e ad utilizzare acque su cui l’incidenza della monnezza calabra è forte. E’ un disastro sanitario ed ambientale che la lotta del Comitato sta cercando di non fare passare in sordina nonostante l’indifferenza generale. Continuiamo a chiedere con forza le bonifiche in attesa che un intervento della magistratura dimostri responsabilità politiche ed amministrative di chi ha avvelenato un intero territorio e continua a farla franca.
Giuseppe Campana, presidente del Comitato per la Difesa di Bucita e del Territorio