«Siccome non faccio politica per professione, – ha dichiarato l’avvocato Leonardo Valente – non mi sento per niente legato ad una poltrona che non è per niente agevole e che alla distanza stanca non poco. Ho deciso perciò di farmi da parte sia per dedicarmi a tempo pieno alla professione e alla famiglia, sia per dare spazio ad altri eventuali candidati». Messo alle strette il sindaco Valente non ha comunque escluso, qualora si dovessero determinare particolari condizioni, di mettersi a disposizione del gruppo.
Niente di definito invece nel campo avverso laddove, nella crisi imperante dei partiti, la situazione risulta abbastanza nebulosa e anche controversa. Ne è la prova provata il fatto che la Minoranza, indebolita dalla fuoriuscita di alcuni consiglieri trasferitisi in Maggioranza, annaspa da tempo e, da quanto è dato sapere, da qualche tempo non frequenta neanche i consigli comunali.
La frammentazione politica del resto è confermata dal fatto che, secondo indiscrezioni raccolte, in vista della Amministrative del 12 giugno al momento ci sarebbero tre iniziative politiche su altrettanti fronti: la prima nell’ambito del centrosinistra all’interno del quale, grazie al momento di spolvero della politica regionale, si cercherebbe di mettere insieme i cocci, ma non ci sarebbe ancora un candidato a sindaco in grado di polarizzare le forze. La seconda iniziativa nascerebbe all’interno del Partito Socialista che a Francavilla, seppure abbastanza datata, ha una buona tradizione e la terza ipotesi sarebbe quella costituita da un manipolo di giovani (5Stelle?) che, con la benedizione di un ex sindaco, vorrebbero dar vita a una rivoluzione generazionale al fine di determinare un sostanziale avvicendamento politico e amministrativo.
Pino La Rocca