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Amendolara, al sottocapo Aurelio intitolata sala conferenze Guardia Costiera di Gioia Tauro

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“Nessuno muore sulla terra se vive nel cuore di chi resta”, ha scritto su facebook la cognata del compianto Rocco Aurelio, Marilena. Nel solco di questo pensiero, la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Gioia Tauro (Rc) ha intitolato la sala conferenze al Sottocapo Nocchiere di Porto Motorista Rocco Aurelio, giovane di Amendolara scomparso prematuramente in un incidente stradale, lo scorso 3 gennaio, sulla S.S. 534 tra Sibari e Doria di Cassano all’Ionio mentre faceva rientro in servizio per imbarcarsi sulla motovedetta CP 827, assicurando così lo svolgimento dell’attività di soccorso e salvataggio in mare.

La sala conferenze, che da oggi si aprirà e vivrà i suoi momenti istituzionali nel nome di Rocco, è stata inaugurata alla presenza del direttore marittimo della Calabria, il capitano di vascello Andrea Agostinelli e dei genitori Vincenzo e Melina (in rappresentanza anche del fratello Claudio e della sorella Rossella), oltre che dei colleghi del giovane militare (nella foto in alto). Il parroco del porto, monsignor Ermenegildo Albanese, ha benedetto la sala e la targa all’ingresso (nella foto a sinistra).

La scomparsa di Rocco Aurelio ha particolarmente segnato emotivamente il personale della Capitaneria – sentimento dimostrato anche il giorno del funerale con una massiccia presenza durante le esequie -. Per questo, dichiarano da Gioia Tauro «abbiamo avvertito l’obbligo morale di mantenere vivo il ricordo del caro collega scomparso, il cui comportamento, sia quando era in servizio che nei momenti di libertà, è sempre stato ineccepibile e lodevole, improntato sempre sulla massima lealtà, diligenza, umiltà e disponibilità, divenendo un fulgido esempio di militare dotato di alto senso del dovere e spirito di sacrificio».

Vincenzo La Camera

 

 

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