Il Sel di Calopezzati esprime solidarietà al movimento “Jasmin Revolution Italia” di Crosia. L’organizzazione, infatti, ha subìto una serie di attacchi sul murales che rappresenta sostanzialmente l’icona del gruppo.
« Abbiamo assistito e assistiamo basiti – hanno spiegato i responsabili di Sel di Calopezzati – non solo alle scritte che continuamente invadono il murales e che spaziano dalla volgarità più becera, all’esaltazione della malavita organizzata, fino a scritte che definire al limite dell’apologia fascista è dire poco, ma anche al silenzio imperante delle istituzioni che non avrebbero di certo fatto male a condannare pubblicamente questi atti che ledono al diritto di ognuno di esprimere liberamente le proprie idee e il proprio modo di vivere e di essere. Siamo convinti – prosegue la nota diramata dal movimento politico – che il buon esempio debba venire dall’alto: il silenzio, in questi casi, a nostro giudizio rappresenta un pessimo esempio».
«Condividere o meno le istanze e le idee del gruppo Jasmin Revolution Italia – hanno spiegato i coordinatori della sezione “Pierpaolo Pasolini” non giustifica frasi come quelle che continuiamo ormai da tempo a leggere sul loro murales. Siamo convinti che tali scritte, oltre ad aver sporcato un muro e il murales del gruppo Jasmin, hanno prodotto molto di più. Quello che è successo dovrebbe invitare tutti ad una riflessione attenta».
«Per questa ragione, il circolo di Sinistra Ecologia e Libertà “Pier Paolo Pasolini” – si chiude la nota – intende condannare senza appello questi tipi di atti che riteniamo antidemocratici ed offensivi nei confronti di una società civile come quella di Mirto-Crosia e, più in generale, del basso jonio cosentino».
Pasqualino Bruno