A seguito delle verifiche tecniche ed accertamenti svolti dai militari della guardia costiera, in collaborazione con i tecnici dell’agenzia regionale per l’ambiente e della provincia di Cosenza, è stato accertato che i fanghi prodotti dall’impianto di depurazione, appartenenti alla categoria dei rifiuti speciali non pericolosi, erano conservati in modo non idoneo e l’ultima regolare asportazione e smaltimento degli stessi sono risalenti all’anno 2007.
I responsabili sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per la violazione delle norme in materia di ambiente e tutela delle bellezze naturali e delle acque.
Gli inconvenienti riscontrati dai militari della guardia costiera, verranno eliminati dalla ditta che ha in gestione l’impianto per conto del comune di Mandatoriccio.
«Dalle verifiche effettuate – si legge in una nota diramata dalla guardia costiera di Corigliano – nel solo compartimento marittimo di Corigliano Calabro è emerso che 15 depuratori sono risultati sprovvisti di autorizzazione allo scarico, uno è inattivo, mentre 12 sono risultati non conformi ai minimi tabellari e 4 hanno presentato gravi problemi di manutenzione».
Complessivamente la guardia costiera di Corigliano ha riscontrato 11 illeciti penali e 10 amministrativi. I depuratori attualmente sottoposti a sequestro penale sono 8 ed appartengono a 5 diversi comuni.
Pasqualino Bruno