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Rossano, disservizi e ritardi all’ospedale. Caputo: «A casa i funzionari Asp incapaci »

Rossano, disservizi e ritardi all’ospedale. Caputo: «A casa i funzionari Asp incapaci »
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La sanità ancora nel mirino delle critiche nel territorio della Sibaritide. I disservizi degli ultimi giorni (in particolare all’interno dell’ospedale “Giannettasio” di Rossano – nella foto -), legati al ritardo nella riparazione di diverse strumentazioni ospedaliere, stanno causando disagi enormi ai medici e, soprattutto, ai pazienti. Serpeggia, quindi, un malessere diffuso all’interno delle cittadinanza, che non ha lasciato indifferente i politici locali.

Nella mattinata di mercoledì, il sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti ha chiesto un incontro al direttore generale dell’Asp (Agenzia di Sanità Pubblica) Gianfranco Scarpelli, per fare chiarezza e trovare delle soluzioni immediate alle difficoltà registrate nelle ultime ore all’interno dell’ospedale cittadino. «Ho chiesto al direttore generale dell’Asp – ha dichiarato Antoniotti – di convocare, in tempi brevissimi, un incontro per discutere delle problematiche sanitarie che interessano la nostra città e, più in generale, l’intero territorio. È mia volontà, inoltre, che a questo tavolo vengano convocati, oltre al sindaco, anche il presidente del consiglio comunale Vincenzo Scarcello, un esponente della maggioranza e uno dell’opposizione consiliare».

In constante contatto con il direttore generale dell’Asp di Cosenza anche il Presidente della prima commissione affari generali ed istituzionali della Regione Calabria, Giuseppe Caputo. Caputo ha esortato, chi di competenza, ad «affrontare con celerità tutte le gravi inefficienze e i disagi all’utenza, derivanti dagli ingiustificabili ritardi nella riparazione della strumentazione a servizio negli ospedali di Rossano e Corigliano, individuando eventuali responsabilità dei funzionari dell’Asp interessati». «Quanti non sono in grado di garantire celerità e risposte concrete – ha proseguito Caputo – calpestando di fatto il diritto alla salute dei cittadini, devono essere messi da parte». Caputo ha inoltre sottolineato che «dopo la fase di commissariamento in atto nella sanità calabrese, bisogna riprendere il discorso sulla necessaria autonomia dell’area Sibaritide-Pollino dalla mega Asp di Cosenza, perché di fatto incapace di governare la complessità delle questioni esistenti in tutta l’estesa provincia».

Pasqualino Bruno

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