Rocco Introcaso, Rocco La Volpe, Maurizio Renato Migneco del gruppo consiliare di opposizione “Vita Energia Futuro”; Domenico Acciardi, capo gruppo consiliare di opposizione del Pdl; Carmela Maradei, capo gruppo consiliare di maggioranza del Partito Socialista e Carlo Salvo, capo gruppo consiliare di maggioranza di Italia dei Valori: sono i sei consiglieri firmatari della mozione di sfiducia.
Un’azione amministrativa, quella di Montegiordano, non certo idilliaca, dato che «ad un solo anno dall’insediamento, il sindaco La Manna decise di ritirare tutte le deleghe ai suoi stessi consiglieri per poi riassegnarle dopo nove lunghi mesi».
I sei consiglieri lamentano, nei due anni e mezzo di amministrazione, «una totale assenza di confronto con la cittadinanza», imputando all’amministrazione in carica (di cui fanno parte due tra i sei firmatari della mozione) «inadempienze procedurali in riferimento ai bandi “Inserimento scolastico scuola dell’obbligo”, “Aiuto alle persone non autosufficienti”, “Affidamento della gestione delle aree di verde attrezzato, campo da tennis e calcetto».
La nota si conclude con il rifiuto dei sei consiglieri di «continuare ad assistere passivamente a tale situazione assolutamente negativa per Montegiordano, sentendo il dovere di restituire alla politica ciò che le compete per assicurare al paese un governo autorevole ed efficace», proponendo dunque a tutto il consiglio comunale un voto unanime e favorevole alla mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino.
Vincenzo La Camera