Redazione Paese24.it

Trebisacce. «Perché Asp e Regione non riaprono ospedale?»

Trebisacce. «Perché Asp e Regione non riaprono ospedale?»
Diminuisci Risoluzione Aumenta Risoluzione Dimensioni testo Stampa
Print Friendly, PDF & Email

«La misura è ormai colma: l’Alto Jonio è stanco di questa classe politica e manageriale insulsa e parolaia che, a distanza di ben 90 giorni dalla firma del Decreto n. 30 del Commissario Scura che, anche per rispetto della Sentenza del Consiglio di Stato ha sancito la riapertura del “Chidichimo”, continua a cincischiare ed a farsi beffa delle popolazioni locali che a questa classe politica hanno destinato, ancora una volta, una valanga di voti». E’ quanto ha sostenuto, con forza e con coraggio, il presidente del consiglio comunale e delegato alla Sanità Saverio La Regina nel corso di un convegno svoltosi a Trebisacce alla presenza di esponenti della politica e della sanità, tra cui il presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia Corcioni e i consiglieri regionali Bevacqua e Sergio, ai quali devono essere fischiate le orecchie nel sentire parole così decise e forti.

volantino per tipografiaIn realtà Saverio La Regina ha fatto il punto di una situazione di stallo che viene monitorata giorno per giorno dagli amministratori locali: il Commissario Scura, seppure in ritardo, ha fatto il suo dovere firmando il Decreto che, controfirmato dal Ministero della Salute, dispone il reinserimento del “Chidichimo” nella rete ospedaliera come appendice dello Spoke di Castrovillari. La Regione, da parte sua, ha autorizzato l’Asp di Cosenza a formalizzare gli atti per il reclutamento del personale ed il ripristino delle sale operatorie per i cui lavori sono già disponibili le risorse. «Perché allora non si procede? Perché – si è chiesto La Regina – la politica regionale non richiama all’ordine i vertici aziendali da lei stessa nominati? Il tempo stringe: l’estate ormai è arrivata, è arrivato anche il primo luglio, la data che secondo gli impegni assunti doveva sancire la riapertura almeno del Pronto Soccorso.

Cosa si aspetta? La verità – ha concluso amaramente il presidente La Regina da tutti riconosciuto come persona sobria e politicamente coerente – manca la reale volontà politica di riaprire l’ospedale e di restituire alle popolazioni locali il diritto alla salute rimediando al macroscopico errore commesso dai predecessori dell’attuale classe politica che anche per questo è stata largamente penalizzata dal voto delle popolazioni locali che hanno votato a piene mani questo governo regionale. Governo regionale che però, – ha concluso il presidente La Regina ponendo come termine ultimo dell’attesa il 15 luglio – almeno finora non ha tenuto fede agli impegni solennemente assunti in campagna elettorale». Intervenendo sull’argomento e condividendo in pieno il pensiero di La Regina, gli on.li Mimmo Bevacqua e Franco Sergio, consapevoli del fatto che la gente è alla politica che a tempo e luogo chiederà il conto, si sono impegnati a presentare subito un ordine del giorno con cui sollecitare il presidente Oliverio a pretendere dall’Asp il rispetto dei tempi e dei modi indicati dal Commissario e dalla Regione.

Pino La Rocca

Condividilo Subito
Subscribe
Notificami
guest

1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
lucia D.
lucia D.
8 anni fa

Se lo riapriranno…sarà un miracolo! Ma visto che questa classe politica se ne infischia dell’alto ionio, facciamogli perdere i nostri voti per sempre. annettiamoci alla Basilicata! Che fine ha fatto il progetto di passaggio alla regione Basilicata che alcuni centri dell’Alto Jonio stavano portando avanti fino a qualke anno fa? E’ ora di rispolverarlo, e portarlo a termine! Una classe politica calabrese così cieca e sorda, per non dire altro, alle istanze legittime, -riconosciute e tutelate dalla Costituzione- della popolazione che l’ha votata, fa solo schifo.