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Trebisacce. Tra scetticismo generale, potrebbe riaprire Pronto Soccorso

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Nella foto, ingresso Pronto Soccorso

Entro il mese di luglio, trascorso il tempo necessario per i lavori di massima urgenza, sarà riaperto il Pronto Soccorso nell’exOspedale di Trebisacce. Finalmente sembra essersi messa in moto, dopo le energiche prese di posizione degli amministratori, la macchina burocratica dell’Asp che avrebbe deciso di bruciare i tempi e dare lo starter alla graduale riapertura del “Chidichimo”. Una notizia, questa, molto attesa, a cui quasi non crede più nessuno. Il cronista ha comunque il compito di fare cronaca e la cronaca dice che qualcosa ora comincia a muoversi. Certo non è possibile stabilire il giorno preciso perché dipende tutto dall’andamento dei lavori, ma al massimo entro il mese di luglio dovrebbe essere riaperto il primo pezzo di Ospedale, il Pronto Soccorso che sarà dotato di astanteria con alcuni posti-letto e delle figure mediche e specialistiche necessarie a cui, piano piano, dovrebbe seguire tutto il resto.

I fatti: nella mattinata di venerdì, accolto dal sindaco Franco Mundo, dal presidente del consiglio Saverio La Regina e dal Referente dall’Asp Antonio Adduci, è arrivato presso il CAPT di Trebisacce l’ing. Gianfranco Abate funzionario-responsabile delle Infrastrutture e delle Tecnologie dell’Asp che, dopo un attento esame della situazione, ha preso atto che gli attuali locali sono idonei e che, fermo restando che gli uffici preposti si attiveranno per assicurare la dotazione di medici e specialisti, inizieranno subito, per una spesa approssimativa di 50mila euro, i lavori di somma urgenza per alzare l’area antistante il Pronto Soccorso attualmente troppo bassa per l’accesso delle nuove ambulanze. Saranno inoltre rifatti i bagni e, per il momento, come sala operatoria sarà utilizzata la saletta in uso al V piano. Nel frattempo, con i tempi necessari per fare la gara, saranno appaltati i lavori per il ripristino delle sale operatorie che prevedono una spesa di circa 500mila euro. Questo dice la cronaca! Si tratta di un contentino per l’estate per poi rinviare tutto alla calende greche? Si spera proprio di no, anche perché il dado è ormai tratto e fermarsi sarebbe un vero tradimento nei confronti dei cittadini.

Pino La Rocca

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