Giovane sacerdote sottratto al pericolo di un infarto mentre era in viaggio sulla S.S. 106: soccorso e stabilizzato, è stato trasferito con l’elisoccorso all’Annunziata di Cosenza. L’episodio si è verificato sabato intorno alle 13: il prete, S. S., 40 anni, originario e proveniente da Messina, percorrendo in auto la S.S. 106 si dirigeva a Bari in compagnia di un confratello sacerdote quando, all’improvviso, ha accusato un forte malore al petto e la classica sintomatologia di un infarto. Fermata l’auto in una piazzola di sosta, il sacerdote che era in sua compagnia ha telefonato al medico di fiducia il quale ha subito consigliato loro di fermarsi e rivolgersi al presidio sanitario più vicino.
Usciti dalla S. S. 106 i due si sono recati al PPI di Trebisacce. Qui i sanitari, collegati come sono al Reparto di Cardiologia di Cosenza, hanno impiegato poco a capire che si trattava di un problema cardiaco e che era necessario intervenire con la massima urgenza. I sanitari, d’intesa con i colleghi di Cosenza, hanno quindi praticato il protocollo sanitario previsto in questi casi e nel frattempo hanno allertato l’eli-ambulanza da Cosenza che, giunta sul posto nel giro di 20 minuti (nella foto), ha trasferito il paziente a Cosenza consegnandolo nelle mani dei medici dell’Annunziata. L’ennesimo caso di emergenza-urgenza (l’ultimo si è verificato 48 ore prima a un paziente di Cassano Jonio trasferito con elisoccorso al Sant’Anna di Catanzaro) dimostra come sia importante riaprire al più presto il “Chidichimo”, anche per il fatto che il presidio sanitario si trova su uno snodo stradale di primaria importanza come la S.S. 106.
Pino La Rocca