Nella foto, il ponte stretto e pericoloso sulla Ss 106 tra Amendolara e Roseto
«La S.S. 106, in quanto opera strategica per la Calabria e per l’intero Paese, si deve realizzare, ma è irrinunciabile che essa venga realizzata bene. E realizzarla bene significa rispettare l’ambiente ma anche la dignità e la vocazione dei territori, che non possono e non devono accettare soluzioni pasticciate e imposte in funzione di interessi “estranei” alle finalità che deve perseguire un’opera pubblica così importante». E’ quanto ha ribadito, dopo averlo sostenuto con forza al cospetto dei tecnici del Consiglio Superiore dei LL.PP., il sindaco di Villapiana Paolo Montalti che ha ritenuto di intervenire nel dibattito accesosi all’esito dell’assemblea romana che, come è noto, ha rimandato alla sessione di riparazione il progetto esecutivo del Megalotto 3 perché i costi sarebbero esagerati e perché non sarebbero stati apportati al progetto i correttivi suggeriti dal CIPE e dai Ministeri.
«Non è vero, – ha precisato in premessa l’avv. Montalti – che a prendere la parola è stato solo il sindaco di Cassano Jonio Papasso come ha sostenuto erroneamente qualcuno. Certo – ha aggiunto Montalti riconoscendo il diritto-dovere del Consiglio di entrare nel merito del progetto – non si poteva pretendere di imporre al Governo scelte che sono di natura politica, ma abbiamo sostenuto con forza che si volessero cambiare le carte in tavola e che, per averne conferma, i nostri interlocutori andassero a verificare i verbali degli accordi raggiunti e sottoscritti tra le parti, sia in ordine ai correttivi da apportare al progetto esecutivo sia alle opere compensative di cui non si è parlato affatto».
Si tratta della stessa forza e risolutezza che, secondo Montalti, non ha dimostrato il presidente della Regione Oliverio che avrebbe fatto bene a presenziare l’assemblea ed a battersi in difesa dei terrori piuttosto che farsi rappresentare dai suoi… “missi dominici”. Poi il sindaco Montalti ha sottolineato l’incongruenza di un progetto che, con un impatto ambientale disastroso per una cittadina a vocazione turistica come Villapiana, violenterebbe per tutta la sua ampiezza il territorio comunale e che, in nome di un principio non rispettato per gli altri comuni, a fronte dei 4 raccordi presenti sull’attuale E90, non avrebbe uno straccio di svincolo.
«Ci era stato assicurato – ha commentato l’avv. Montalti – che l’anomalia sarebbe stata corretta e ciò non è stato. Segno evidente – ha concluso il primo cittadino di Villapiana minacciando di salire sulle barricate se non verranno rispettate le intese raggiunte e sottoscritte – che siamo di fronte a interlocutori inaffidabili rispetto ai quali siamo pronti a dare battaglia».
Pino La Rocca