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Oliverio a Tarsia dove sorgerà il cimitero dei migranti. «Grande opera umanitaria»

nella foto l’area su cui sorgerà il cimitero

«Diecimila metri di terreno (messo a disposizione dal Comune di Tarsia, guidato da Roberto Amoruso) su cui realizzare una grande opera umanitaria. Un’iniziativa che ha un valore altissimo perché, anche dopo la morte, bisogna rispettare la memoria di quanti, costretti dalla sofferenza, dalla fame e dalle guerre, lasciano la loro terra e la loro famiglia». E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Mario Oliverio, durante il sopralluogo sull’area destinata ad ospitare il cimitero internazionale dei migranti che sorgerà a fianco dell’ex campo di concentramento di Ferramonti.

«Una scelta non casuale – ha sottolineato il presidente Oliverio – poiché Tarsia è il simbolo dell’accoglienza. Durante il periodo del fascismo, a poche centinaia di metri da qui, sono stati rinchiusi tantissimi perseguitati. All’esterno di questo campo – ha spiegato Oliverio – c’erano le comunità che offrivano solidarietà, parole di conforto e di accoglienza anche in quel periodo difficile e crudele della storia».

«La Regione – si legge in una nota – farà la sua parte per quanto riguarda lo stanziamento delle risorse necessarie per acquisire il terreno ed avviare i primi interventi».

Al termine del sopralluogo anche il leader di “Diritti Civili”, Franco Corbelli, ha ribadito l’importanza di questa grande opera umanitaria: «Un evento che viene consegnato non a Tarsia, non alla Calabria, ma all’umanità e alla storia».

Federica Grisolia

 

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