Villapiana, stop a musica sino a tarda notte. «Ma chi controlla se i vigili a quell’ora non lavorano?»

Nei giorni scorsi il sindaco di Villapiana, Paolo Montalti, «ritenuto opportuno – si legge nell’Ordinanza – adottare apposito provvedimento al fine di salvaguardare le esigenze di tutela della quiete pubblica e del riposo delle persone» e quindi al fine di ridurre le fonti di inquinamento acustico che specie d’estate diventano troppo invadenti e fastidiose, ha emesso un’Ordinanza con cui «viene disciplinato l’orario di apertura e chiusura degli esercizi commerciali che somministrano alimenti e bevande e vengono altresì regolamentati i decibel di emissione delle fonti sonore».
La novità, che sicuramente sarà stata ben accolta da molti cittadini, specie quelli del Lido e dello Scalo che subiscono particolari disagi durante l’estate, è stata invece contestata sia da alcuni esponenti della Minoranza che da gran parte degli operatori commerciali a cui viene imposto un orario di chiusura delle attività a un orario (1.30) che in una cittadina a forte vocazione turistica come Villapiana segna, almeno per quanto riguarda i giovani, solo l’inizio della movida notturna. In base a questo provvedimento nella zona marina, definita “Zona A” compresa tra le località 111 e 117, i limiti dei decibel sono 65 per l’orario diurno e 55 per quello notturno, mentre per gli esercizi commerciali (ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, chioschi, gelaterie e stabilimenti balneari che somministrano alimenti e bevande, l’orario di chiusura per tutti è fissato all’1.30 di notte. Oltre alle legittime proteste degli esercenti che aspettano il fugace periodo estivo per poter lavorare e sbarcare il lunario, registriamo le diverse reazioni di Maggioranza ed Opposizione.
L’assessore Stefania Celeste, per difendere l’Ordinanza del sindaco, ha ricordato quelle, a suo dire analoghe, emanate a suo tempo dagli amministratori precedenti. La consigliera di Minoranza Felicia Favale ha invece posto il problema degli ambulanti abusivi che imperversano fino a tarda ora con i loro gruppi elettrogeni che emanano rumore e fetore di carburante, mentre il capo-gruppo Luigi Bria, sottolineando la presunta inefficacia del provvedimento, ha posto il problema dei controlli: «Chi controllerà che l’Ordinanza venga rispettata se l’orario di servizio dei Vigili finisce alle 23.45? Credo – ha commentato l’ex sindaco – che ci siano i termini per un ricorso al Tar per chiedere i danni derivanti da questi provvedimenti che risultano essere fuori dal tempo».
Pino La Rocca