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Castrovillari. Autista licenziato, continua la protesta. In catene all’autostazione e sit-in

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E’ stato licenziato lo scorso 2 marzo 2015 dall’azienda Ferloc (ex partecipata da Ferrovie della Calabria) dopo aver chiesto spiegazioni sulla modifica della sua busta paga [LEGGI]. Rosario Rummolo, autoferrotranviere castrovillarese, rappresentante sindacale, da ormai 17 mesi ha perso il lavoro, tra tante promesse da parte delle istituzioni. Un tempo in cui il giovane non ha smesso di lottare, raccogliendo la solidarietà di tanti suoi concittadini e non solo, tutti uniti nel segno dell’hashtag #iostoconrosario. Martedì 30 agosto, dalle ore 8, Rosario si incatenerà nelle adiacenze dell’autostazione di Castrovillari, creando un sit-in ad oltranza (h24) per dire «basta ai soprusi ricevuti e ai silenzi istituzionali».

«Più volte – si legge in una nota del movimento spontaneo #Iostoconrosario – abbiamo chiesto lumi al Dipartimento Trasporti e all’assessore al ramo della Regione Calabria, come sia stato possibile che Rosario, vincitore di una selezione pubblica indetta da Ferrovie della Calabria Srl, sia stato spostato come un pacco postale ad una società completamente privata (istituita a seguito di una legge regionale sulla quale graverebbe un giudizio di incostituzionalità della Corte Costituzionale) e poi licenziato per aver svolto, lealmente la funzione di rappresentante sindacale (RSA USB)».

«Il 4 marzo – continua la nota – a seguito di una riunione congiunta tenutasi presso l’Università della Calabria con i rappresentanti delle istituzioni regionali e comunali, nonché i legali di Rosario, lo stesso veniva invitato dagli interlocutori ad “abbassare i toni mediatici”, con la promessa che da lì a breve la situazione si sarebbe risolta. Così non è stato. Rosario con grande senso di responsabilità, visto che il suo lavoro è l’unica fonte di sopravvivenza, invitava tutti i suoi sostenitori al “silenzio stampa” pur di ritornare alla sua attività. Resta il fatto – conclude il movimento – che ad oggi è ancora senza il suo lavoro e in attesa della conclusione della storia infinita».

Federica Grisolia

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