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Plataci, trasferiti altrove operai della Forestale. Sindaco Tursi protesta contro decisione Regione

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Lo scorso anno a Plataci c’è stato il maggiore e devastante incendio della provincia. La salvezza del paese è stata frutto dell’intervento tempestivo della popolazione. I dirigenti dell’AFOR (Azienda Forestale Regione Calabria) però evidentemente non sono a conoscenza della realtà ed hanno assunto un provvedimento davvero sorprendente. Gli eventi passati dovrebbero servire da lezione per migliorare le azioni future. Ebbene, l’incendio che ha flagellato Plataci l’estate scorsa non ha avuto questo ruolo.

E’ noto, che gli operai idraulico forestali dell’AFOR operano per la salvaguardia del territorio. Notevole è stato il loro contributo negli anni addietro nella prevenzione e nell’azione di spegnimento in caso d’incendio nel territorio di Plataci. La Regione Calabria, invece, anziché  attivarsi per potenziare questo prezioso gruppo, ha ritenuto di utilizzare gli stessi per pulire “le aiuole e le spiagge” dei  Comuni marini. Infatti, si ha notizia che, squadre di operai AFOR di Plataci sono state dirottati su Trebisacce.

Appena avuto notizia di ciò, il sindaco di Plataci, Francesco Tursi,  ha subito  inviato un fax di forte protesta agli organi competenti, evidenziando la gravità di questa decisione che sottovaluta l’importanza degli operai forestali per la prevenzione e la salvaguardia del territorio e lamentando, tra l’altro, di non essere stato neanche avvisato di questo trasferimento e che, per la cura del territorio di Plataci il numero degli stessi era già ristretto. Inoltre, ha evidenziato che le strade comunali sono invase “di sterpaglie che non solo ne limitano la visibilità e modificano l’assetto stradale costituendo un pericolo per l’incolumità pubblica (nella foto), ma sono anche luogo, occasione e causa del frequente manifestarsi degli incendi boschivi”. Conclude chiedendo l’immediata revoca del provvedimento posto in essere. Alla protesta del Sindaco, si aggiunge, in queste ore, l’allargarsi del malcontento della popolazione preoccupata per ciò che potrebbe avvenire fra qualche mese con la ripresa del drammatico pericolo degli incendi.

Caterina Dramisino

 

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