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Lungomare Trebisacce. «Lavori interrotti non per ferie operai ma per mancanza di… piastrelle»

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Continua il botta e risposta tra l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Trebisacce Filippo Castrovillari ed il Delegato all’Ambiente Giampaolo Schiumerini sui lavori del Lungomare sospesi a cavallo di Ferragosto la qual cosa, secondo Schiumerini, oltre a danneggiare gli operatori turistici locali, ha impedito di far svolgere gli eventi estivi sul mare come si conviene a una cittadina turistica insignita di Bandiera Blu. L’assessore Castrovillari, costretto a difendere l’esecutivo dal… fuoco amico di Schiumerini, ha rivendicato il diritto delle maestranze di godere delle legittime ferie.

«Come si può sostenere questa tesi – ha replicato Schiumerini dicendosi perplesso della risposta – nel momento in cui l’impresa che esegue la posa delle piastrelle è stata “costretta” per tutto il mese di luglio a far lavorare circa 20 operai,  anche di domenica, per cercare di terminare i lavori entro la fine dello stesso mese, salvo poi ad accorgersi che le piastrelle necessarie a concludere l’ultimo tratto della Piazza dell’Anfiteatro erano finite? Come è possibile che in un lavoro pubblico di 2milioni di euro,  rispetto al quale i tempi sono determinanti visto che si sta costruendo il Lungomare di una località turistica che si fregia della Bandiera Blu finiscano le piastrelle che, peraltro, arrivano da così lontano…Mongolia o giù di lì? In realtà – ha scritto ancora Schiumerini – l’assessore Castrovillari ha perso l’occasione per tacere dato che le responsabilità tecniche e politiche sono evidentissime».

Detto questo Schiumerini critica i suoi compagni di cordata per i ritardi nell’avvio dei lavori che di fatto hanno impedito che i lavori terminassero il 20 luglio come era stato previsto. Schiumerini ha quindi replicato che l’organizzazione della Notte Blu sul Lungomare definita dall’assessore una “rischiosa forzatura” è stata decisa in modo collegiale dopo aver valutato e preso tutte le precauzioni del caso. «Sulla mia polemica rispetto alle “location” degli eventi estivi, – aggiunge Schiumerini sgombrando però il campo dall’idea di voler fomentare la polemica – continuo a pensare che la maggior parte di esse debbano svolgersi sul Lungomare che offre una varietà di alternative. Non ha senso – ha aggiunto – far arrivare a Trebisacce migliaia di persone che parcheggiano, vanno in piazza a vedere il Concerto, mangiano il panino acquistato ai camion degli ambulanti venuti da fuori che incassano migliaia di euro e che, alla fine del concerto tornano a casa o si fermano a mangiare il gelato a Villapiana o a Roseto? Chi ci guadagna in questo modo – ha concluso il Delegato all’Ambiente – oltre ai paninari ed alla Tatangelo che non è costata pochissimo? Non sarebbe stato meglio tenere il concerto sul nostro magnifico Lungomare costringendo migliaia di persone a viverlo per una serata intera ed a consumare nelle nostre attività già oggettivamente danneggiate da mesi di cantiere?».

Pino La Rocca

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