Castrovillari, caso Rummolo. «La politica scenda dalla sua torre d’avorio»
Solidarietà e Partecipazione: «Obiettivo comune è far ottenere giustizia al nostro concittadino»
«Scevra da ogni strumentalizzazione», anche l’associazione castrovillarese “Solidarietà e Partecipazione” sta con Rosario Rummolo, il giovane autista licenziato dalla Ferloc – azienda di trasporti già partecipata di Ferrovie della Calabria, ente presso cui il dipendente era stato assunto – che da oltre dieci giorni è incatenato presso l’autostazione di Castrovillari, in attesa di risposte [LEGGI]. Tanta la solidarietà e la vicinanza dimostrata da concittadini e associazioni, ma ancora nessun segnale dalla politica calabrese. «In assenza di un qualsiasi pratico e concreto risultato, è ora più che mai doveroso – sostiene Ferdinando Laghi, presidente di Solidarietà e Partecipazione (nella foto con Rosario Rummolo) – che tutte le associazioni regionali facciano sentire la propria voce».
«L’auspicio – si legge nella nota – è che la politica calabrese scenda dalla sua “torre d’avorio” e decida di occuparsi dei diritti dei cittadini che ha il dovere di tutelare. E che, altresì, i nostri governatori la smettano di scaricare tutta la responsabilità sulla Magistratura che, siamo fiduciosi, si pronuncerà in favore di Rosario Rummolo, ma a cui non possono delegarsi anche quei doveri che sono di competenza della classe politica».
Federica Grisolia