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Castrovillari nella morsa del randagismo. A rischio la sicurezza dei cittadini

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Che le emergenze da affrontare in una città sono tante è noto, ma a Castrovillari il problema del randagismo sta diventando una vera e propria piaga sociale. Branchi di cani che girano indisturbati anche per le vie centrali, che si abbeverano alle fontanelle pubbliche, igiene messa a repentaglio, rischio di essere aggrediti. E’ evidente che i cani lasciati liberi diventano un pericolo per tutta la cittadinanza, oltre che a portare degrado e inquinamento urbano. Ma d’altra parte, anche per gli animali stessi c’è il rischio di essere investiti da auto in corsa e di vivere in una situazione precaria di salute.

«Cinque o sei cani sostano sempre su via XX Settembre: la sopportazione ha superato il limite! Ieri sera due cani mi hanno circondata e aggredita, solo a grazie a Dio e perché ho gridato non mi hanno morsa! Se vi era un anziano o un bambino, cosa sarebbe accaduto? Stamattina ho telefonato all’Ufficio Ambiente per riferire l’accaduto! Risposte evasive! Dobbiamo aspettare sempre il peggio?». E’ solo una delle lamentele, affidate ai social network e non solo, che ritraggono la condizione attuale sul problema randagismo. Poche settimane fa, in serata, sempre in centro (via Carmine Aversa, per la precisione), stessa situazione per una giovane di rientro a casa, accerchiata da un branco di cani.

«Il problema è di competenza dell’Asl» – questa la risposta del sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, che, però, in qualità di primo cittadino è comunque autorità sanitaria locale e di pubblica sicurezza. Quindi è anche compito del Comune segnalare la presenza degli animali randagi e collaborare alla predisposizione di interventi di cattura. Ma nel frattempo a Castrovillari i cani randagi si impadroniscono dei quartieri.

Federica Grisolia

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