«Questa non è una crisi di governo! Questo è uno sfascio! Il merito, le competenze, l’impegno, il lavoro svolto, cedono il passo alla spartizione di poltrone basata solo su un presunto peso elettorale». I consiglieri delle Liste Civiche di “Solidarietà e Partecipazione”, Maria Antonietta Guaragna, Ferdinando Laghi e Giuseppe Santagada commentano, così, le ultime vicende che hanno riguardato la Giunta Lo Polito, dal tanto discusso documento firmato dall’intera maggioranza e indirizzato al primo cittadino, alla sostituzione del vicesindaco (da Angela Lo Passo a Francesca Dorato ndr) e, per ultimo, le dimissioni della stessa professoressa Lo Passo da assessore alla Cultura. Ciò che ha «una gravità senza precedenti nella storia politica di Castrovillari» – secondo il gruppo di minoranza – è il fatto che Lo Polito, durante l’ultimo Consiglio comunale, abbia informato delle dimissioni «soltanto dopo pressanti richieste dei consiglieri delle Civiche, poiché ritenute dallo stesso primo cittadino un fatto privato».
Santagada, Laghi e la Guaragna, in una nota stampa, fanno un vero e proprio excursus delle vicende politiche, a partire «dal passaggio del consigliere Dario D’Atri ai “Progressisti” senza aver reso noto le ragioni politiche», fino alle dimissioni dell’assessore al Bilancio Leonetti e al «documento di sfiducia, atto gravissimo, rinnegato a più voci dagli stessi sottoscrittori dopo la pubblicazione, che ha accentuato la frattura fra consiglieri del partito unico di maggioranza». Tutti elementi di «fondamentale rilevanza – secondo le Civiche – nella crisi di governo in atto» che hanno «rinvigorito gli appetiti dei Progressisti, gruppo consiliare più numeroso (proprio con l’adesione del consigliere D’Atri), tale da determinare la vita o la morte dell’amministrazione Lo Polito».
«In quest’ottica – si legge nella nota – la politica non è più servizio alla collettività, ma strumento per controllare una comunità ed un territorio. Vittima di questa logica di occupazione di poltrone senza meriti è diventata, suo malgrado, l’ex assessore Lo Passo, tranquillamente sacrificata sull’altare della presunta stabilità di governo, ma in realtà umiliata nella propria dignità. La professoressa Lo Passo – continuala nota – scippata del ruolo di vicesindaco (pare neanche preventivamente informata), ha rinunciato anche al ruolo di ancella di Lo Polito rassegnando le dimissioni da assessore alle politiche culturali. Noi – concludono i consiglieri delle Liste Civiche – prendiamo le distanze da questo modo sterile e scomposto di “amministrare”, che nulla ha prodotto per la crescita e lo sviluppo della città».
Federica Grisolia