Si è presentata in questi giorni e sta prendendo confidenza con l’ambiente la nuova Dirigente scolastica dell’Istituto Professionale “Aletti” di Trebisacce. Marilena Viggiano (nella foto), 58 anni, arriva da Salerno ed è pronta per la sua prima esperienza da capo d’Istituto, dove prenderà il posto di Leonardo Viafora, andato in pensione al termine dello scorso anno scolastico.
La questione è stata attenzionata anche dal Collegio dei Docenti e negli ultimi giorni sembra che un tavolo di trattative per sbrogliare la matassa sia stato aperto, tra la scuola e l’azienda di trasporti. Ma la soluzione è al momento lontana. Anche perchè ridurre davvero l’orario, normativa alla mano, non è poi così semplice. Nel frattempo il capo d’Istituto è pronto a coinvolgere i genitori degli alunni e i sindaci dei comuni di residenza. Per adesso una soluzione potrebbe essere quella in cui la scuola autorizza i ragazzi interessati dal problema ad entrare dopo e/o uscire prima. Ovviamente tale sistema – da come precisa anche la Dirigente – può essere adottato per un numero esiguo di alunni. Ma se questi venissero identificati in un numero importante, si dovrebbe pensare a qualcos’altro.
La nuova Dirigente scolastica (già professoressa di Chimica e Biologia), è comunque entustiasta per la nuova sfida che l’attende ed è rimasta piacevolmente impressionata dal territorio che l’ha accolta. «L’Alto Jonio ha enormi potenzialità ed è compito anche della Scuola concretizzarle». Maggiormente per una scuola come l’Istituto Aletti che fa della sezione alberghiera il suo punto di forza e che già da qualche anno ha aperto le sue porte con iniziative strutturate sul territorio. Non nasconde il suo giovanile passato da attivista, Marilena Viggiano, anzi ne è orgogliosa. «Sono sempre stata appassionata di politica, quella vera – ci racconta -. La politica per risolvere i problemi. Ma quando ho capito che agire dall’esterno diventava sempre più difficile, ho pensato e penso oggi di poter cambiare qualcosa agendo dall’interno. Ecco perchè ho smesso i panni della professoressa per quelli del Dirigente scolastico».
Vincenzo La Camera