Idrocarburi Mar Jonio, ricorso rigettato. Petrolieri tornano alla carica. Spunta nave sospetta
Che ci fa questa nave nel mare antistante Trebisacce? I sondaggi per la ricerca di idrocarburi? Possibile che il fatto che il Tar ha rigettato il ricorso dei comuni ricorrenti avverso al “nulla osta” rilasciato dal ministero dell’Ambiente per la ricerca di idrocarburi in mare abbia già messo le ali al business del petrolio? Sono state queste le domande ricorrenti sul web nei giorni scorsi in presenza di una nave (nella foto) ormeggiata per alcuni giorni, e a poca distanza dalla costa, nello specchio di mare di Trebisacce. Niente di tutto questo: la risposta rassicurante agli inquietanti quesiti è arrivata puntuale sempre tramite web: si tratta della nave Hidalga, battente bandiera italiana, di proprietà della “General Cargo Ship 2009” in attesa di destinazione da parte dell’Agenzia Marittima di riferimento.
La nave-cargo, dopo essere uscita dal porto di Corigliano dove ha effettuato operazioni commerciali e sostato per qualche giorno a Trebisacce quale “punto di fonda”, ha issato le ancore ed è partita con destinazione Taranto sciogliendo così ogni dubbio sull’ipotesi di una sua possibile missione di ricerca di idrocarburi. Ricerca che, purtroppo, potrebbe essere solo rimandata nel tempo. E’ infatti notizia di queste ore che il TAR del Lazio, a cui si è rivolta la compagnia petrolifera interessata, ha rigettato il ricorso presentato dai Comuni di Amendolara, Policoro, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico e Trebisacce contro il decreto VIA rilasciato dal Ministero dell’Ambiente che in pratica ha autorizzato la Società Petrolifera “Enel Longanesi” allo svolgimento di attività di ricerca nel Golfo di Taranto. Ne ha dato notizia la R.A.S.P.A. (Rete Autonoma Sibaritide Pollino per l’Autotutela) che chiede ai sindaci dei comuni in questione se siano a conoscenza della risoluzione del TAR e cosa intendano fare.
Pino La Rocca