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Rocca Imperiale, autovelox d’oro per il Comune. «Ma l’attività amministrativa è ferma al palo»

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L’autovelox di Rocca Imperiale, tanto odiato dagli automobilisti, è una gallina dalle uova d’oro. Una fonte di incasso considerevole per il Comune guidato dal sindaco Giuseppe Ranù. «Secondo uno studio nazionale redatto da Openpolis (osservatorio civico della politica) – riferisce la Minoranza – il Comune di Rocca Imperiale si colloca al terzo posto in classifica, anno 2014, per le entrate pro-capite da violazioni del codice della strada (nella foto in basso)».

Per gli anni 2014 e 2015 l’autovelox posizionato sulla Ss 106 in prossimità delle rampe d’accesso e uscita del Paese dei Limoni avrebbe introitato circa 5 milioni e mezzo di euro (più o meno 10 miliardi delle vecchie lire!). I dati vengono forniti dal capogruppo consiliare di Minoranza, Giovanni Gallo, che rivendica l’iniziativa dell’autovelox da parte della precedente amministrazione Di Leo che lo vedeva assessore. «Abbiamo lasciato nelle mani di questa amministrazione un patrimomio – afferma Gallo -. Numeri da capogiro per un piccolo comune che, nonostante queste risorse straordinarie, è fermo al palo. Non per farcene un vanto ma per smentire le voci di difficoltà del nostro ente e per sottolineare l’incapacità amministrativa».

Il consigliere Gallo ne approfitta per rammentare come «quel po’ di attività che si vede è esclusivamente figlia del precedente mandato». Gallo ricorda inoltre che tra le grandi opere progettate dalla precedente amministrazione «solo quella che riguarda il castello federiciano sta trovando fortunatamente attuazione, grazie al finanziamento di un 1.300.000,00 concesso alla Giunta Di Leo». «Che dire del lungomare? – continua il commercialista -. Abbiamo lasciato un progetto esecutivo che andava soltanto appaltato. Dopo quasi tre anni ancora non si vede la fine. Siamo nel deserto ed ormai è iniziato il giro di boa».

Vincenzo La Camera

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