Il sindaco di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù risponde alla Minoranza sulla questione autovelox che secondo alcuni dati nazionali risulta essere uno dei più proficui in Italia dal punto di vista economico. La Minoranza, guidata da Giovanni Gallo, rimprovera al pimo cittadino che nonostante queste cospicue risorse, l’attività dell’Amministrazione comunale ristagna.
Il sindaco replica affermando che dagli introiti bisogna comunque sottrarre il 50% per le spese di gestione. Parte del rimanente invece servirebbe a risanare tramite un mutuo annuo i debiti lasciati dalla passata amministrazione. Oltre a manutenzione e sicurezza stradale. Quindi secondo il sindaco Ranù dei circa 5 milioni di euro racimolati con il famigerato autovelox per il 2014 e 2015 nelle tasse del comune sarebbero rimasti circa 900.ooo euro. Secondo la Minoranza, invece, che controreplica, la cifra rimasta si aggirerebbe attorno ai 3 milioni di euro, che per un piccolo comune, di questi tempi, è una cifra considerevole – dicono dagli scranni dell’Opposizione – che se spesa con cognizione di causa può davvero lasciare il segno in positivo.
Intanto il sindaco prende comunque le distanze da coloro i quali considerano l’autovelox di Rocca Imperiale un vero e proprio bancomat. «Lo spirito non è quello di fare cassa ma di evitare incidenti su una delle arterie più veloci che negli anni ha mietuto vittime».
Vincenzo La Camera