Da Amendolara ad Amatrice con il pulmino della solidarietà
La Protezione Civile di Amendolara chiude il cerchio e dopo aver raccolto con la collaborazione dei cittadini numerose derrate alimentari ed altri beni necessari (lenzuola, coperte, asciugamani, cancelleria e giochi per bambini, prodotti da bagno e per la casa) si è recata ad Amatrice per la consegna. I volontari della sezione Protezione Civile – Blue Rescue sono partiti all’alba di domenica con un pulmino messo a disposizione dalla locale agenzia viaggi “I delfini”. La destinazione è stata la piccolissima frazione Saletta di Amatrice (Rieti) completamente rasa al suolo dal terremoto del 24 agosto scorso.
I volontari di Amendolara, Mario Gerundino, Luigi Sisci, Mario Ubezio, coordinati dal presidente Franco Gerundino, sono stati accolti nel campo di Saletta dal Gruppo Lucano della Protezione Civile, e dal suo responsabile Egidio La Canna, che ha preso in consegna il materiale giunto e ha accompagnato i “colleghi” di Amendolara in un giro di perlustrazione tra le macerie e la desolazione.
«Abbiamo trovato una situazione veramente disastrosa – ha commentato il presidente della sezione amendolarese, Gerundino -, molto di più di quello che si vede e si percepisce in televisione. Noi della Protezione Civile con l’aiuto della cittadinanza, abbiamo fatto quello che potevamo. E’ stata un’esperienza molto toccante e riuscire a portare aiuto ai sopravvissuti del terremoto ci ha ampiamente ripagato del lavoro fatto per riuscirci».
Dopo l’ordinanza del sindaco di Amatrice che prevede lo smantellamento delle tendopoli, l’unica a restare in piedi è proprio quella di Saletta. Le altre verranno smontate entro giovedì con i terreni sgomberati e messi a disposizione per le casette temporanee. Nel frattempo le persone che prima affollavano le tendopoli sono state trasferite negli alberghi della costa. Il campo di Saletta è gestito dalla Protezione Civile Lazio con il Gruppo Lucano (Calabria-Basilicata-Campania) a supporto. «Non si sa fin quando resteremo qui – ci dice La Canna -. Siamo pronti ad affrontare l’inverno al fianco della popolazione di questa sfortunata frazione», che ha contato 22 morti su 12 residenti: dato diventato paradossale per via di qualche turista o parente di chi vi abitava giunto per le vacanze.
Vincenzo La Camera