Amendolara, situazione migranti rischia di degenerare. Dure accuse dal sindaco di Trebisacce
La situazione immigrati ad Amendolara rischia di sfuggire di mano, nel dibattito pubblico, alimentato anche dai social, con il pericolo che a farne le spese in termini denigratori possano essere quegli stessi migranti che dovrebbero essere invece la parte lesa e quindi da tutelare. Preconcetti, disinformazione, mancanza di trasparenza sulla gestione del “sistema-accoglienza” hanno portato ad una situazione che rischia di trasformarsi solo in un’inutile quanto deleteria guerra tra poveri, con qualcuno che ci guadagna alle spalle dando vita a quel business sui migranti che ormai è sotto gli occhi di tutti.
Venerdì sera al Comune di Amendolara c’è stata anche un’assemblea popolare proprio sulla questione migranti, dalla quale non sono emerse grandi indicazioni e chiarimenti. Il sindaco Ciminelli ha promesso intransigenza nei confronti della situazione presso l’hotel Grillo, dove alloggiano circa 110 migranti, che secondo il primo cittadino partiranno da qui a breve, anche in base a rassicurazioni avute in Prefettura. Mentre il sindaco ha continuato ad appoggiare e a vedere di buon occhio il Centro Accoglienza Straordinaria presso l’ex hotel Enotria, che ospita una 90 di nord africani. La minoranza consiliare, invece, per bocca di Mario Melfi propone un Consiglio Comunale congiunto, magari sul modello di quello svoltosi qualche giorno fa a Mandatoriccio e che ha coinvolto i sindaci del Basso Jonio. Ad Amendolara sono diversi i cittadini che lamentano questa massiccia presenza dei migranti che, a detta di alcuni, potrebbero mettere a rischio la sicurezza del paesino. Anche se le lamentele o le proposte, come spesso avviene, invadono i social ma nicchiano nelle assemblee popolari.
Ma ormai la questione non sembra riguardare solo Amendolara ma anche la vicina Trebisacce, dove da quanto riferiscono numerosi cittadini ed in ultimo anche lo stesso Palazzo di Città, diversi giovani migranti ospiti delle due strutture amendolaresi quotidianamente farebbero la posta (come testimoniano le foto che circolano sui social) davanti ai negozi e supermercati in cerca di soldi, nonostante dovrebbero avere vitto e alloggio garantito con l’aggiunta di cure sanitarie e un pocket money giornaliero di circa 2,5 euro. In tale contesto è intervenuto nelle ultime ore anche il sindaco Trebisacce, Franco Mundo, che non usa mezzi termini e ci va giù pesante: «All’interno delle strutture non viene operato alcun controllo, né igienico sanitario e nè di ordine pubblico, lasciando all’improvvisazione dei responsabili la gestione degli ospiti, il cui intento è solo quello di sfruttarli economicamente senza alcun servizio, sebbene regolarmente pagato». Mundo, inoltre, ha scritto una lettera al Prefetto chiedendo che la soluzione di Amendolara possa tornare alla normalità con maggiori controlli nell’accettazione e nella gestione dei migranti. Intanto al porto di Corigliano continuano gli sbarchi.
Vincenzo La Camera