La situazione immigrati ad Amendolara rischia di sfuggire di mano, nel dibattito pubblico, alimentato anche dai social, con il pericolo che a farne le spese in termini denigratori possano essere quegli stessi migranti che dovrebbero essere invece la parte lesa e quindi da tutelare. Preconcetti, disinformazione, mancanza di trasparenza sulla gestione del “sistema-accoglienza” hanno portato ad una situazione che rischia di trasformarsi solo in un’inutile quanto deleteria guerra tra poveri, con qualcuno che ci guadagna alle spalle dando vita a quel business sui migranti che ormai è sotto gli occhi di tutti.
Venerdì sera al Comune di Amendolara c’è stata anche un’assemblea popolare proprio sulla questione migranti, dalla quale non sono emerse grandi indicazioni e chiarimenti. Il sindaco Ciminelli ha promesso intransigenza nei confronti della situazione presso l’hotel Grillo, dove alloggiano circa 110 migranti, che secondo il primo cittadino partiranno da qui a breve, anche in base a rassicurazioni avute in Prefettura. Mentre il sindaco ha continuato ad appoggiare e a vedere di buon occhio il Centro Accoglienza Straordinaria presso l’ex hotel Enotria, che ospita una 90 di nord africani. La minoranza consiliare, invece, per bocca di Mario Melfi propone un Consiglio Comunale congiunto, magari sul modello di quello svoltosi qualche giorno fa a Mandatoriccio e che ha coinvolto i sindaci del Basso Jonio. Ad Amendolara sono diversi i cittadini che lamentano questa massiccia presenza dei migranti che, a detta di alcuni, potrebbero mettere a rischio la sicurezza del paesino. Anche se le lamentele o le proposte, come spesso avviene, invadono i social ma nicchiano nelle assemblee popolari.
Vincenzo La Camera