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Castrovillari, Forza Italia in piazza per il No al referendum. «Limita la democrazia»

Castrovillari, Forza Italia in piazza per il No al referendum. «Limita la democrazia»
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Domenica (30 ottobre), dalle ore 10, a Castrovillari, su via Roma, il coordinamento cittadino di Forza Italia allestirà un gazebo informativo sulle ragioni del No al referendum costituzionale indetto per il prossimo 4 dicembre. «Durante la manifestazione – si legge in una nota – saranno distribuiti volantini illustrativi attraverso cui i cittadini potranno prendere visione di come la riforma, voluta fortemente da Renzi e dal Pd, vada nella direzione opposta a quella di un reale taglio dei costi della politica mancando, in primis, di abolire il Senato nonché tutte le spese che comporta per la collettività nazionale».

«Obiettivo degli organizzatori – scrive il coordinatore Roberto Senise – è quello di far comprendere agli elettori come, ancora una volta, la sola cosa a subire tagli sarà la democrazia partecipata giacché, in caso di vittoria del Sì, per gli italiani non sarà più possibile eleggere i senatori che, invece, verrebbero selezionati in seno ai Consigli regionali. Una riforma che non elimina il Senato ma soltanto la possibilità di eleggerlo, non elimina il bicameralismo ma lo complica facendo nascere 12 tipi diversi di approvazione di una legge, non abbatte i costi della politica dal momento che la Ragioneria di Stato ha ridimensionato il presunto risparmio in soli 57 milioni di euro circa».

«Appare chiaro – aggiunge la nota – come tale provvedimento, che mira, fra l’altro, ad aumentare il numero di firme necessarie a proporre una legge di iniziativa popolare dalle attuali 50’000 a ben 150’000, cozzi non poco con i cardini del nostro ordinamento repubblicano che attribuiscono la sovranità del Paese solo ed esclusivamente al popolo che, da sé, sceglie i propri rappresentanti istituzionali attraverso libere elezioni. Forza Italia – conclude Senise – ritiene che questa legge peggiorativa pone limiti alla consolidata democrazia parlamentare ed introduce forme di oligarchia governativa dove la volontà popolare avrà sempre meno importanza».

Federica Grisolia

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