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Migranti ad Amendolara. Prefetto visita Hotel Grillo

Migranti ad Amendolara. Prefetto visita Hotel Grillo
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Continua a tenere banco ad Amendolara la questione migranti, catapultando il “paese delle mandorle” anche agli onori della cronaca nazionale, vetrina che sicuramente avrebbe meritato per le tante bellezze che il piccolo centro jonico presenta. Intanto ieri sera (giovedì) il Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, sollecitato dai tanti “rumors” attorno all’Hotel Grillo, che secondo alcuni non garantirebbe i servizi necessari ai migranti, si è voluto recare di persona presso la struttura in compagnia dei carabinieri di Corigliano e Roseto, del sindaco di Amendolara Ciminelli e dell’Asp di Cosenza.

L'armadio di una delle camere (doppie/triple) dell'albergo che ospita i migranti

L’interno dell’armadio di una delle camere (doppie/triple) dell’albergo che ospita i migranti

Il Prefetto, che gestiste il sistema accoglienza, è arrivato ad Amendolara consapevole della relazione positiva sulla struttura che il vice prefetto Emanuela Greco gli aveva consegnato in seguito al primo sopralluogo di qualche giorno fa. Dunque anche questa visita all’Hotel Grillo non ha assolutamente allarmato il Prefetto sulle condizioni dei migranti. Tomao ha avuto modo di visitare le camere e le cucine informandosi sulla qualità dei pasti e sulla reale disponibilià del vestiario acquistato dalla società che gestisce l’albergo, non riscontrando criticità. In buona sostanza il vero problema che emerge da tutta questa vicenda sui migranti ad Amendolara sembra essere uno solo: la quantità degli ospiti. Circa duecento persone, divisi in due strutture (l’altra è il CAS presso l’ex Hotel Enotria), su una popolazione che non arriva a 3000 abitanti, e per di più soltanto alla Marina di Amendolara che non supera le 1000 anime, sono oggettivamente troppe. L’elevato numero, infatti, vìola il piano del Viminale che prevede 3 migranti ogni 1000 abitanti su scala nazionale. Ma se i migranti vengono inviati da chi gestisce le operazioni, “chi controlla i controllori?” direbbe Foucault. All’Hotel Grillo i migranti sarebbero dovuti restare per pochi giorni, un’emergenza appunto, ma sono lì da più di due mesi.

A questo proposito il Prefetto si è impegnato a vagliare soluzioni alternative per alleggerire l’Hotel Grillo dei suoi 100 migranti. Ma ormai nel sistema si è creato un vero corto circuito. Se la Prefettura non riesce ad inserire nella sua agenda delle nuove strutture disponibili non sarà facile alleggerire quelle già operanti. Anche se con l’inverno alle porte gli sbarchi dovrebbero drasticamente diminuire.

I migranti dell’Hotel Grillo, da quanto ha illustrato l’Amministratore della Pamag s.r.l. che gestisce la struttura, hanno a disposizione due pasti al giorno (primo, secondo e contorno) ed in più la colazione con latte e biscotti. Il Prefetto di Cosenza ha terminato la sua visita gustando un piatto di pasta appena preparato in cucina per la cena.

Vincenzo La Camera

 

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Francesco Tucci
8 anni fa

Ho visto in televisione nel programma “dalla vostra parte” il servizio sui migranti all’hotel Grillo.
Debbo complimentarmi con l’avv. Ciminelli per come ha parlato, composto ma fermo e preciso nelle informazioni.
L’emergenza migranti è un fatto nazionale che il Governo governa male (il bisticcio è irrinunciabile) e si rischia grosso.
il Prefetto dal canto suo farà quello che potrà. Ma ci avviciniamo a grandi passi all’uscita dall’Europa se questa non provvederà.
E se caldeggiassimo la riunione dei Paesi mediterranei per fare un Europa del sud? Non si potrebbe chiamare così, ma questa potrebbe includere anche gli Stati nordafricani per coinvolgerli nella dissuasione a prendere la via dell’Italia.