La notizia che è stata finalmente completata la bonifica dalla ferrite di zinco dei siti incriminati delle località “Chidichimo” e “Tre Ponti” di Cassano Jonio e “Capraro” di Cerchiara di Calabria, al confine con il comune di Francavilla Marittima, è stata accolta con soddisfazione nei suddetti centri e nei paesi limitrofi. Troppi anni sono infatti passati dal 1999, anno in cui sono state scoperte le discariche di ferrite ritenuta altamente tossica proveniente come materiale di risulta dalla “Pertusola” di Crotone e interrata nelle viscere della Sibaritide con la complicità della politica del tempo.
Ci si riferisce in particolare all’amianto che viene smaltito in modo furtivo nelle discariche abusive e nei posti più impensati. Basta farsi un giro nelle periferie dei nostri paesi per scoprire la presenza di amianto sotto forma di lastre, di tubi, di canne fumarie, di serbatoi dismessi. Per non parlare della massiccia presenza di coperture di amianto di diversi capannoni industriali posti a breve distanza dalle abitazioni. Perché gli ambientalisti tacciono? Perché i sindaci, in quanto responsabili della salute pubblica, non si vestono d’autorità e perseguono gli abusi a norma di legge? Perché tanta tolleranza nei confronti di un autentico killer come l’amianto?
Pino La Rocca