Trebisacce “pretende” moderna autostazione. Ma il piazzale è di proprietà delle Ferrovie
Se ne parla ormai da anni, ma le stagioni si avvicendano velocemente esponendo i passeggeri ai rigori dell’inverno ed al solleone dell’estate e della trasformazione di piazzale Willy Brandt di Trebisacce (nella foto) in una moderna Autostazione per i pulman non se ne parla. Eppure Trebisacce,a conferma della sua posizione baricentrica rispetto a tutto il comprensorio, è capolinea di un gran numero di corse degli autobus che, oltre a tutti i 17 comuni del circondario, collegano la cittadina jonica con le principali città del centro-nord (Roma, Torino, Milano, Bologna, Firenze, Genova, Venezia, Perugia…) e tantissima gente, specie dopo la carneficina dei treni, si trova a stazionare sul piazzale Willy Brandt. Così, cambiata l’amministrazione comunale, i cittadini, ignorando come stanno realmente le cose e non valutando compiutamente le condizioni di cassa del comune, tornano all’attacco e tornano a chiedere che si realizzi una bella Autostazione, con pensiline, con bagni, con biglietterie, magari con gli orari delle partenze proiettati su enormi schermi digitalizzati e con i normali esercizi commerciali che di solito nascono spontaneamente nelle vicinanze delle Autostazioni (edicole, bar, tabaccherie…).
In realtà l’idea di realizzare una bella Autostazione è in piedi fin da quando le Ferrovie dello Stato hanno abbattuto le barriere che lo dividevano dal centro urbano ed hanno concesso in comodato (non gratuito) il vecchio piazzale-merci al Comune. La stessa Azienda Autolinee SAJ che gestisce tutti i suddetti collegamenti si era attivata, d’intesa con l’allora sindaco Mundo, per far redigere un bel progetto ed era pronta ad intervenire sinergicamente con le Istituzioni per realizzare un’opera che, oltre ad accogliere più dignitosamente i passeggeri, desse una bella immagine della cittadina jonica a quanti utilizzano gli autobus e si trovano a passare per Trebisacce. L’intoppo che tuttora impedisce la realizzazione dell’opera sta nel fatto che Trenitalia, dopo essersi adoperata per liberalizzare il vasto piazzale che in realtà ha contribuito a decongestionare il traffico cittadino, si ostina a non voler accordare alla SAJ una concessione “pluriennale” tale da giustificare il necessario investimento. Non è infatti lecito pretendere da un privato l’impiego di tante risorse su un sito che rimane di proprietà delle Ferrovie. Anche le amministrazioni che, dopo quella guidata dall’on. Antonio Mundo si sono avvicendate alla guida del comune, si sono adoperate perché l’opera andasse in porto facendo le dovute pressioni su Trenitalia. Finora però le pressioni non hanno avuto affetto e l’unica cosa che si può fare, oltre allo slancio che può imprimere l’attuale sindaco Franco Mundo, è quello di promuovere una petizione popolare nei confronti di Trenitalia che, avendo cancellato sulla linea jonica numerosi treni, può farsi perdonare concedendo in comodato d’uso pluriennale l’area del vecchio piazzale-merci. Solo così potrà sorgere una moderna autostazione.
Pino La Rocca