Due ragazzi, di spalle, in abito tipico castrovillarese che ammirano i paesaggi di una Calabria dal volto bello e colorato. E proprio i colori del folklore si mischiano a quelli della natura. E’ il viaggio della Pro Loco di Castrovillari nella Regione che Leonida Repaci definì «più bella della California e delle Hawaii, più bella della Costa Azzurra e degli arcipelaghi giapponesi» attraverso gli scatti di Stefano Ferrante che accompagnano i dodici mesi del calendario, presentato ieri (lunedì) nella sala del circolo cittadino. Dalla Certosa di Serra San Bruno, passando per Capo Bonifati raggiungendo le vette del Belvedere di Malvento del Parco Nazionale del Pollino; dal Santuario della Madonna del Castello di Castrovillari, al Parco Archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia, al Castello Aragonese di Isola Capo Rizzuto fino ad arrivare alla Cattolica di Stilo. E ancora, Gerace, con la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico, l’arco Magno di San Nicola Arcella, la Chianalea di Scilla, il Santuario di Santa Maria dell’Isola di Tropea, quello di Paola, il Castello Svevo di Rocca Imperiale, l’Abazia di Santa Maria del Patire di Rossano per concludersi nel Parco Nazionale della Sila sul Lago Cecita.
«La grandezza della Calabria, terra spesso vittima di pregiudizi, sta anche nei paesi minuscoli. E’ necessario raccontarne le bellezze e preservarne il patrimonio. Questo si traduce nell’amore per il territorio». E’ quanto emerso dagli interventi, durante l’incontro.
Un legame tra “Folklore e territorio” che da Castrovillari ha raggiunto gli spazi della Calabria e del Parco del Pollino calabro-lucano. Oltre al calendario della Pro Loco è stata presentata, infatti, la guida storico-artistica della città, a cura del prof. Gianluigi Trombetti, edita da Il Coscile, patrocinata dall’Amministrazione comunale. Un vademecum che racconta la città del Pollino, la sua storia, le tradizioni, i monumenti, l’espansione fiorente di Castrovillari dove le prime tracce di vita umana risalgono al periodo neolitico e riguardano una serie di reperti rinvenuti nelle grotte di Santo Jorio. Inoltre, il calendario della Federazione Italiana Tradizioni Popolari (Fitp), con il supporto dell’Ente Parco, che illustra, mese per mese, le bellezze del Pollino calabro-lucano, patrimonio Unesco – dai Piani di Novacco alle gole del Raganello, da Cozzo del Pellegrino a Serra Dolcedorme, dai torrenti Peschiera e Frido ai fiumi Argentino e Abatemarco, ai Santuari che si ergono nel territorio – viste con gli occhi dei gruppi folk provenienti da tutta Italia.
Federica Grisolia