Nocara, cittadinanza compatta. Rispedita al mittente proposta accoglienza migranti

La comunità di Nocara compatta ha respinto l’idea del sindaco Franco Trebisacce di realizzare anche nel piccolo comune montano dell’Alto Jonio un progetto Sprar per l’accoglienza dei migranti. I cittadini riuniti venerdì sera nel corso di un’assemblea popolare, nella sala consiliare piena, hanno riconosciuto al sindaco di averli radunati per ascoltare il loro parere (Trebisacce è stato uno dei pochissimi sindaci a voler sentire i propri concittadini prima di prendere qualsiasi decisione) ma all’unanimità hanno bocciato la proposta, che attraverso il primo cittadino giungeva direttamente dalla Prefettura di Cosenza, di aderire al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifiugiati.
«Un’occasione persa», ha commentato per Paese24.it il sindaco Trebisacce – sempre in trincea nella lotta per la sopravvivenza dei piccoli comuni – che aveva individuato in questa operazione umanitaria una buona contromisura allo spopolamento del suo paese con la possibilità di creare anche qualche posto di lavoro. Ma il rifiuto netto della comunità di Nocara è dettato – e su questo ne è convinto anche il sindaco – dalle grosse lacune che caratterizzano il sistema accoglienza in Italia. E i cittadini di Nocara si augurano che questa presa di posizione (di certo non isolata), assolutamente non dettata da derive razziste, possa far riflettere la Prefettura di Cosenza e il Ministero dell’Interno, e anche l’Europa, sulla necessità di modificare le regole del sistema, sopratutto per ciò che concerne i Centri di Accoglienza. Nel mezzo di questa confusione e di questa disorganizzazione ecco che anche un progetto sulla carta apprezzabile come può essere lo Sprar venga rispedito al mittente senza mezzi termini.
L’idea del sindaco Franco Trebisacce era comunque quella di creare un sistema virtuoso di accoglienza di secondo livello come già in auge a Plataci, Civita, Cerchiara dove la comunità locale ha integrato gli ospiti e con i comuni che puntualmente ricevono finanziamenti per gestire l’iniziativa. A breve anche a Roseto Capo Spulico partirà un progetto simile. Intanto, alla luce del netto responso popolare, il sindaco di Nocara comunicherà nei prossimi giorni al Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, di non poter aderire al programma Sprar. La Prefettura aveva convocato tutti i sindaci dei comuni inferiori ai 2000 abitanti proponendo l’apertura di uno Sprar per cercare in qualche modo di alleggerire i centri di accoglienza che in alcuni casi ormai traboccano. E con l’arrivo della primavera, ricominceranno gli sbarchi.
Vincenzo La Camera
Penso che la paura e la diffidenza hanno vinto sullo spirito di accoglienza dei cittadini Nocaresi. Poteva essere una buona opportunità economica, sociale e solidale.
Egoismo bigotto e miope. Tra pochi anni molti piccoli comuni rimarranno vuoti senza scuole e senza abitanti causa natalità sotto zero e emigrazione senzavritorno. L unica strada per non abbandonare questi presidi andropologici e l integrazione.
Forse i cittadini di Nocara, che pure sono persone gentili ed accoglienti, conoscono poco la Costituzione, che garantisce il diritto di asilo a chi fugge dalla guerra e dal terrorismo.