Nella foto, un tratto dell’attuale Ss 106 nel comune di Roseto Capo Spulico
Sindacati sul piede di guerra e pronti alla mobilitazione in seguito al ritiro della delibera al Cipe, che finanziava l’apertura dei cantieri del “Terzo Megalotto Ss 106”, da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. CGIL CISL UIL Regionali e Comprensoriali, unitamente alle federazioni di categoria degli edili Provinciali e Regionali, denunciano «l’ennesimo scippo ai danni della Calabria». C’è da dire, però, che sul progetto sin dall’inizio si è scatenata una vera e propria guerra tra poveri che ha visto su posizioni divergenti gli stessi sindaci dei comuni interessati e i cittadini. Sicuramente questa situazione non ha certo agevolato l’ottenimento del risultato, per la soddisfazione di alcuni comitati civici e addetti ai lavori che hanno ritenuto dall’inizio il progetto inadeguato e eccessivo per il territorio.
«Pretendiamo di conoscere – commentano i sindacati – la natura dei rilievi mossi affinché siano chiare le responsabilità e la gente di Calabria possa sapere quali interessi, privati o istituzionali, stanno nuocendo allo sviluppo del Mezzogiorno e nel Mezzogiorno». Intanto le sigle sindacali invocano a gran voce un incontro con Anas e il governatore della Calabria, Oliverio per trovare una soluzione utile al ripristino del finanziamento. «In assenza di celeri ed immediate risposte ed in mancanza di una pronta soluzione che porti alla cantierizzazione dei lavori non ci sarà alternativa alla mobilitazione a difesa della dignità della Calabria».
Vincenzo La Camera