«Nessuna clemenza verso coloro che commettono barbarie su donne indifese». Questo, in estrema sintesi, è il concetto espresso dal sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti (nella foto) dopo la violenza subita in città da una sedicenne straniera lo scorso mercoledì (22 febbraio ndr), per opera di quattro uomini di origine indiana.
Antoniotti ha riconosciuto che «c’è bisogno di misure più stringenti. Non siamo più disposti ad accettare che si ripetano analoghi atti di violenza. Soprattutto se tali barbarie vengono perpetrate su donne e persone comunque indifese. Lo stupro è un atto criminale che merita pene severe e soprattutto certe. Elogiamo il coraggio dimostrato dalla giovane vittima, alla quale va la solidarietà dell’amministrazione comunale e di tutti i rossanesi, nel denunciare i responsabili. Ringraziamo – ha concluso il sindaco – i carabinieri della compagnia diretta dal capitano Francesco Panebianco che hanno individuato e arrestato quanti, macchiandosi di questo reato tra più odiosi, hanno macchiato anche l’immagine della nostra città e la serenità della nostra comunità e del territorio».
Pasqualino Bruno