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Villapiana, Rizzuto: «Niente Imu su prima casa». Ma opposizione lamenta aumento su seconda abitazione

Villapiana, Rizzuto: «Niente Imu su prima casa». Ma opposizione lamenta aumento su seconda abitazione
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Sullo sfondo Villapiana Lido e Villapiana Scalo

«L’IMU è un balzello iniquo, introdotto solo per fare cassa e come espediente per colmare le voragini prodotte nel corso degli anni da un sistema politico malato. Ecco perché abbiamo fatto di tutto per esentare i villapianesi dall’Imu sulla prima casa, non abbiamo aumentato i tributi sui terreni e, nonostante i circa 600mila euro dei tagli ai trasferimenti dello Stato, abbiamo fatto tutto il possibile per far quadrare il Bilancio». Lo ha dichiarato, soddisfatto, il sindaco Roberto Rizzuto relazionando in consiglio sulla introduzione dell’Imu e sulle altre forme di prelievo introdotte dal governo tecnico. Con il quale, nonostante la ben nota appartenza politica, non sono stati certo teneri, né il sindaco Rizzuto, né l’assessore Pino Leone, «perché, – hanno sostenuto all’unisono i due esponenti del PD, – ha costretto i comuni a vestire i panni degli esattori ed a reintrodurre una tassa iniqua e ingiustificata che solo apparentemente viene destinata ai comuni ma che in realtà finisce, per buona parte, nel bilancio dello Stato».

«Nonostante tutto – ha aggiunto il sindaco Rizzuto – abbiamo fatto una scelta politica ben precisa e condivisa da tutta la Maggioranza, che mira a tutelare i proprietari della sola casa di abitazione, con un occhio attento alle famiglie indigenti, ai disabili, ai disoccupati: per loro l’Imu non ci sarà. Poi Rizzuto ha enucleato le varie aliquote destinate ai villapianesi, iniziando dalla prima casa, sulla quale l’aliquota del 4×1000 è stata mitigata dall’amministrazione comunale che ha deciso di aumentare da 200 a 340 euro la detrazione. In pratica solo pochissime famiglie villapanesi pagheranno l’Imu sulla prima casa, mentre oltre il 90% delle famiglie saranno esentate. Altre agevolazioni, sempre secondo Rizzuto, sono state introdotte per le aree edificabili (5,6 per mille), per i terreni inseriti nei Pvu (piani di valorizzazione urbanistica) (4,7 per mille), per i terreni agricoli (7,6 per mille). Più alta invece, per far quadrare i conti, la tariffa per gli immobili diversi dall’abitazione principale, fissata al 9,4 per mille. Quest’ultima voce, ritenuta esagerata, ha fatto insorgere la Minoranza che alla fine ha votato contro i punti all’o.d.g. che riguardavano l’Imu, contestando decisamente questa scelta che, secondo Franco Cesarini e Saverio De Luca, «rischia di frenare l’industria della seconda casa che, – hanno detto all’unisono Cesarini e De Luca – insieme a tutto l’indotto, ha sempre vivacizzato e dato ossigeno all’economia della cittadina jonica». Dopo il prologo riservato alle “interrogazioni” su vari argomenti da parte della Minoranza (viabilità, lavoro, illuminazione pubblica, pulizia straordinaria in vista dell’estate…) e dopo aver “digerito” l’argomento più importante costituito dall’Imu, il consiglio ha approvato il Bilancio di Previsione del 2012 ed il Piano Triennale delle Opere Pubbliche.

Pino La Rocca

 

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