Dopo le altre due Chiese di Trebisacce già ristrutturate, anche la parrocchia “Cuore Immacolato della B.V.M” (nella foto in basso)guidata da don Pietro De Salvo avrà un nuovo edificio di culto perché l’omonima chiesa, costruita a cavallo degli anni ‘60/’70 e ormai cadente, sarà riqualificata da cima a fondo e resa più confortevole e più sicura. Martedì pomeriggio il progetto esecutivo, più volte modificato dai tecnici su indicazione della struttura tecnica della Cei, è stato illustrato ai fedeli con dovizia di immagini e di grafici alla presenza del parroco e di don Silvio Renne responsabile diocesano dell’ufficio Edilizia di Culto. Presente l’èquipe dei tecnici al completo: gli architetti Gaetano Leto e Sabrina Mainieri, l’ingegnere Pietro Golia ed il geometra Raffaele Bloise nelle vesti di coordinatore del progetto. Per dare inizio ai lavori sono pronti, da parte della CEI (fondo 8×1000), circa 600mila euro che, integrati da altri fondi istituzionali (Regione, Provincia, Comune) e altri ancora provenienti dalla generosità dei fedeli, saranno utilizzati per rendere più ospitale la Chiesa più grande della Marina di Trebisacce. Una Chiesa che non aveva mai subito alcun intervento di manutenzione e che presentava evidenti segni di cedimento sia nelle strutture portanti, con le armature ormai esposte alle intemperie ed alla salsedine, con il tetto che imbarcava abbondante acqua piovana che mandava in tilt gli impianti elettrici e fonici e con le opere murarie da cui si staccavano pezzi di intonaco e di calcinacci che mettevano a rischio la stessa incolumità delle persone.
Erano ormai anni che le campane erano stata zittite dal parroco perché le vibrazioni provocate dai loro rintocchi risultavano fatali per la struttura portante, così come capitava spesso che le stesse campane, per effetto di falsi contatti provocati dall’umidità, si mettevano a suonare nel cuore della notte. Secondo i dettagli della progettazione illustrata dai tecnici, la Chiesa, grazie a questo imponente intervento, sarà risanata nella sua struttura portante, sarà resa più bella e accogliente al suo interno con un grande “abbraccio” in legno a coprire il presbiterio e una grande volta a sovrastare la navata, entrambi realizzati con strutture leggere in legno-vetro-resina e sarà completata con l’aggiunta di una Cappella Feriale di circa 100 mq. che sarà realizzata all’ingresso dell’attuale edificio, sotto l’attuale pericolosa scalinata che sarà sostituita da due scale asimmetriche e avvolgenti.
Pino La Rocca