Giustizia, da Trebisacce i sindaci dell’alto ionio ribadiscono il loro “no” alla chiusura del tribunale di Castrovillari
Dopo la chiusura degli ospedali, la soppressione dei treni, il taglio delle autolinee, delle autonomie scolastiche, degli uffici postali… ora tocca ai presidi della legalità costituiti dai Tribunali e dagli uffici dei Giudici di Pace. Contro questo aberrante saccheggio che rischia di provocare lo spopolamento fisico del territorio le istituzioni locali, i rappresentanti politici, gli avvocati, le associazioni, i cittadini tutti si ribellano sottoscrivendo, al termine del consiglio comunale straordinario organizzato ad hoc ed aperto alla partecipazione di tutti i sindaci e gli amministratori comunali, un duro e articolato documento di protesta che sarà inviato al Prefetto ed ai Ministeri competenti.
E’ così che l’Alto Jonio ha inteso fare quadrato in difesa del Tribunale di Castrovillari da cui dipendono ben 16 dei 39 comuni marini e montani che rientrano nella giurisdizione del Tribunale della città del Pollino. Il consiglio comunale straordinario, promosso dal sindaco di Trebisacce Franco Mundo e presieduto da Gianpiero Regino, oltre che quella dei consiglieri comunali di Maggioranza e di Opposizione, ha registrato la partecipazione di tutti i sindaci e gran parte degli amministratori del’Alto Jonio, del consigliere regionale Mario Franchino, dei consiglieri provinciali Melfi, Ranù, Vico e Rosa, di un gran numero di avvocati del Foro di Castrovillari e di tantissimi cittadini. Presenti, tra gli altri, il sindaco di Castrovillari Mimmo Lo Polito, di Cassano Jonio Gianni Papasso e l’avvocato Alfredo Ceccherini coordinatore del Comitato di difesa del Tribunale di Castrovillari.
Dopo l’introduzione del presidente del consiglio Regino, è intervenuto il sindaco di Trebisacce Franco Mundo che, anche da avvocato, ha ricordato il ruolo del Tribunale come presidio di legalità e di lotta alla criminalità e i dati di produttività che pongono il Tribunale di Castrovillari al I° posto in Italia come numero di procedimenti evasi. E’ quindi intervenuto il vice-sindaco Andrea Petta che, entrando più nello specifico, ha elencato le ragioni che sottendono la salvaguardia del Tribunale, con dovizia di dati e di numeri, tra cui i circa 14milioni di euro impegnati per realizzare un nuovo edificio destinato ad accogliere il Tribunale. E’ toccato quindi al neo-sindaco di Castrovillari Lo Polito: «Il Tribunale di Castrovillari – ha detto Lo Polito ringraziando tutto l’Alto Jonio per il forte sostegno alla causa del Tribunale e precisando che al centro del dibattito deve porsi la questione-Calabria e non già il campanilismo stracittadino – ha due secoli di storia alle spalle e risale ad un’epoca in cui non esisteva lo stato sociale: oggi – ha detto Lo Polito – rischiamo di tornare indietro di 200 anni».
In successione sono quindi intervenuti l’avvocato Ceccherini che coordina con passione e tenacia il Comitato di Difesa, il quale ha preso di mira la “mala-politica” che tenta di cambiare le carte in tavola, quindi il consigliere provinciale Peppe Ranù nelle vesti anche di avvocato, il sindaco di Nocara Franco Trebisacce, l’avvocato Monica Manera ed a seguire i sindaci di Amendolara Antonello Ciminelli e di Oriolo Franco Colotta entrambi anche nelle vesti di avvocati, l’assessore al Turismo Dino Vitola ed ha concluso i lavori il sindaco Franco Mundo che ha letto il documento conclusivo approvato all’unanimità con il quale si chiede il riesame della proposta e una deroga per tutta la Calabria.
Pino La Rocca