A circa dieci giorni dalla presentazione delle liste il Movimento “La Svolta Civica” ha ufficializzato la partecipazione alla competizione elettorale, inaugurando la sede elettorale sulla centralissima via Lutri e indicando il suo candidato a sindaco scelto democraticamente all’interno del Movimento nella persona di Paolo Accoti, 50 anni, di professione avvocato del Foro di Castrovillari. Ad aprire i lavori di una “convention” abbastanza affollata, dopo l’introduzione di Piero Bruni, è stato Remo Spatola, già amministratore comunale e dirigente politico di lungo corso, il cui gruppo politico, come lui stesso ha precisato, ha deciso di cimentarsi in versione “civica” come parte integrante de “La Svolta Civica”. «A livello amministrativo – ha chiarito l’architetto Remo Spatola (che per la cronaca è componente del Direttivo del PD, ndc), l’appartenenza politica conta fino a un certo punto e, nonostante io non abbia condiviso la strategia politica del mio partito, non siamo come gruppo “contro” nessuno ma – ha precisato Spatola – ma lavoriamo per creare un’alternativa democratica ai metodi sbagliati di fare politica che contraddistinguono l’esecutivo in carica e oggi siamo qui, dopo le lunghe e infruttuose trattative per fare sintesi con altri Movimenti, ad ufficializzare la nostra convinta partecipazione al voto ed a riconoscerci nel nostro candidato-sindaco, Paolo Accoti scelto democraticamente all’interno dei gruppi che – ha aggiunto Spatola dopo aver spiegato le ragioni della sua scelta “civica” – gode della nostra stima e di quella delle gente perché ritenuto professionista molto apprezzato attraverso il quale ci sentiamo ben rappresentati perché persona seria, capace e soprattutto, da come abbiamo avuto modo di conoscerlo da vicino, non accentratoree quindi interessato a fare il monarca come qualcun altro».
A seguire è quindi intervenuto il giovane Giovanni Paolino che ha rivendicato il diritto-dovere della sua generazione «di essere protagonisti del proprio futuro – ha detto il giovane ingegnere – e per dare il nostro contributo alla crescita e alla valorizzazione delle potenzialità di Trebisacce, finora inespresse anche per colpa della politica locale». La parola è quindi passata al candidato-sindaco Paolo Accoti che ha ricordato il proprio percorso politico, di professionista prestato alla politica, quindi la genesi del Movimento “La Svolta Civica”, la sua evoluzione, l’aggiunta di altri gruppi civici e gli estenuanti tentativi andati a vuoto di “matrimonio” con altre liste che, a suo dire, hanno la stessa ambizione di evitare la continuità amministrativa degli attuali inquilini del palazzo. «Il nostro Movimento – ha ricordato Accoti con toni sobri e molto pacati ma enucleando ad uno ad uno tutti i problemi del paese e annunciando un “numero verde” per consentire ai cittadini di segnalare i problemi – nasce come alternativa a una politica che riteniamo di basso profilo, che ritiene il dissenso in un reato di lesa maestà e trasforma i “diritti” dei cittadini in “favori” personali ed ha – ha concluso Accoti riconoscendo comunque la legittimità degli altri competitor di andare per la propria strada – un progetto politico nato attraverso oltre sei mesi di monitoraggio delle problematiche, in grado quindi di far rinascere un paese costretto a ripartire dall’anno zero».
Pino La Rocca