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Trebisacce, strana schiuma nel mare. Sindaco tranquillizza cittadini e turisti

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Una veduta del litorale trebisaccese

Arriva l’estate, le temperature salgono vertiginosamente e il mare, come per incanto, diventa protagonista assoluto: offrendo refrigerio ai più fortunati che lo possono frequentare anche a luglio e tornando ad accusare leggeri sintomi di quel male oscuro che nessuno, nonostante i lodevoli sforzi, riesce a diagnosticare con esattezza. Non si tratta, per fortuna, di fenomeni gravi e permanenti, come quelli lamentati negli ultimi anni sul Tirreno, ma di episodi lievi e temporanei, delle solite scie, leggermente schiumose che, secondo quanto scrivono molti cittadini sulla rete, si presentano puntualmente a Trebisacce in alcune ore del giorno e che, proprio per questo, vengono attribuite ai presunti malesseri che accusano gli impianti di depurazione dei comuni che gravitano nel golfo di Corigliano. Un arco di mare, questo, chiuso, laddove, per l’assenza di correnti, l’acqua del mare non subisce il normale riequilibrio biologico come effetto del mare aperto. Il fenomeno per la verità è sotto controllo e, da quanto è dato sapere, non sfugge certo agli amministratori comunali di Trebisacce, in particolare al delegato all’Ambiente Gianpaolo Schiumerini che in materia è molto ferrato e allo stesso sindaco Franco Mundo che oggi (martedì), pur trovandosi fuori città, si è premurato di tranquillizzare tutti.

«Gli episodi degli ultimi giorni – ha dichiarato il sindaco Mundo riferendo informazioni attinte presso l’Autorità Marittima di Trebisacce e di Corigliano – sono da attribuire all’intervento di pulizia straordinaria apportato al Canale degli Stombi, i cui effetti saranno avvertiti per qualche giorno ancora. Il nostro depuratore – ha riferito l’avvocato Mundo – risulta perfettamente efficiente e lo dimostrano le analisi condotte dall’Arpacal nei giorni scorsi d’intesa con la ditta D’Ambrogio di Corigliano che gestisce vari impianti della zona. Così come dall’apposito registro risulta perfettamente in regola lo stoccaggio dei fanghi attivi di risulta dello stesso depuratore. Comunque – ha concluso il sindaco Mundo – nei prossimi giorni (venerdì 6 luglio) noi sindaci dell’Alto Jonio saremo ricevuti a Catanzaro dall’assessore all’Ambiente Pugliano e sarà l’occasione per fare un ragionamento territoriale, perché, come è noto, nel mare non ci sono barriere e confini geografici e il mare, che risulta l’unica nostra risorsa spendibile in chiave turistica, risulterà pulito e attraente se saremo in grado di fare un discorso sovra-comunale che vada ben oltre le municipalità». Un ragionamento, questo, su cui i sindaci dell’Alto Jonio si giocano molto della propria credibilità, proprio perché a parole si enfatizza il discorso “consortile” dell’Unione dei Comuni, ma nei fatti si fa ben poco per superare la logica del campanile.

Pino La Rocca

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