Rossano, Micciullo attacca Caputo «La storia del buco di bilancio è solo una provocazione»
«La storiella del buco di bilancio è l’ennesima provocazione, atta a distrarre i rossanesi dalle ormai evidenti incapacità amministrative dell’esecutivo Antoniotti». Non usa mezzi termini il capogruppo del Pd rossanese Antonio Micciullo, che attraverso una nota, risponde alle dichiarazioni, rilasciate mezzo stampa, del consigliere regionale Giuseppe Caputo, circa la necessità impellente di istituire una commissione d’inchiesta per indagare sul deficit economico del comune di Rossano.
Micciullo ha sottolineato che «uno dei revisori dell’amministrazione precedente, promosso a dirigente da Antoniotti, non ha mai fatto alcun appunto, rilievo o dato parere negativo all’operato contabile del governo Filareto. Pertanto – ha continuato Micciullo – non cogliamo le parole del consigliere Caputo come minacciose, anzi proponiamo che la commissione venga istituita in tempi brevi e si occupi, attraverso una precisa analisi, dei conti degli ultimi vent’anni della vita amministrativa di Rossano, perché il centrosinistra non ha scheletri nell’armadio. La commissione potrà solo far emergere il lavoro oculato e attento della giunta Filareto».
«Non cada il consigliere Caputo – ha puntualizzato il capogruppo comunale del Pd – nel becero populismo fatto di parole avvolte in una coltre di fumo. Parli di fatti, racconti quale ricaduta ha avuto il suo lavoro da consigliere regionale sul nostro territorio, spieghi perché il modello di buon governo, tanto decantato nella campagna elettorale del 2011, non ha avuto riscontri nei fatti».
Non mancano, poi, delle stilettate nei confronti dell’operato del primo cittadino di Rossano. «Dopo più di un anno di amministrazione, il solo obiettivo che Antoniotti è riuscito a raggiungere è l’aumento della pressione fiscale. Rossano necessita di amministratori capaci di promuovere progetti e idee forti e costruttive; una buona e sana amministrazione – ha concluso Micciullo – quando è chiamata a governare la sua città, non si affanna, inutilmente, a cercare eventuali errori in chi l’ha preceduto ma, con spirito di servizio e di abnegazione, cerca di mettere in atto azioni positive per la propria città».
Pasqualino Bruno