La Guardia Costiera ha sequestrato al porto di Cariati cinque chilometri di reti da pesca illegali. Queste reti, comunemente dette “spadare”, sono finalizzate alla cattura dei tonni. Ma una volta calate in mare, in virtù della loro ampiezza (lunghe anche 20 chilometri e larghe fino a 30 metri) provocano il cosiddetto “effetto muro” catturando tutto ciò che vi finisce dentro: oltre alle specie bersaglio anche le tartarughe, i delfini, i capodogli, le balenottere, gli squali.
Le “spadare” sono state bandite dal 1 gennaio 2002 nei Paesi dell’Unione Europea, mentre dal 2005 sono vietate in tutto il Mediterraneo. E‘ facile immaginare come una simile pesca arrechi un danno enorme alla fauna marina, in quanto non viene applicata nessuna selezione. La Guardia Costiera di Corigliano Calabro e di Cariati ha controllato tre pescherecci ormeggiati nel porto di Cariati, sequestrando tre reti ciascuna lunga oltre un chilometro e mezzo che na volta calate in mare avrebbero coperto una superficie pari a oltre 40 campi di calcio. Per ciascuno dei tre comandanti dei pescherecci, 4.000 euro di multa.
v.l.c.