Nella foto, gli attimi prima dell’incontro
Il Comune di Castrovillari è pronto a stipulare un protocollo d’intesa con la Prefettura che prevede l’attivazione di altri 20 posti, suddivisi in famiglie, secondo il Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) per scongiurare la possibilità di un Cas (Centro di Accoglienza Straordinaria). E’ questo, in sintesi, ciò che è emerso ieri (giovedì), durante un incontro tra il sindaco, Mimmo Lo Polito, e i cittadini, tenutosi nella sala giunta del Palazzo di Città. La possibilità di un Cas, sebbene a Castrovillari sia già attivo lo Sprar, si intravede dopo la richiesta di alcuni privati che hanno aderito al bando. Tra questi, solo uno sarebbe risultato idoneo, ossia la “Villa del Sorriso s.r.l.” di Montalto Uffugo che ha fatto richiesta non solo per il Comune di Castrovillari (per 25 posti sui 75 totali disponibili per un Cas) ma anche per altre città, tra cui Trebisacce (dove anche qui c’è già uno Sprar, ndr). Presumibilmente gli ospiti dovrebbero essere accolti – qualora fosse idonea – in una struttura di via Moneta. In realtà, però, potrebbero essere collocati in qualsiasi luogo della città.
Il sindaco Lo Polito ha risposto a tutte le domande dei cittadini durante un incontro dai toni, a tratti, molto accesi, ribadendo che lo Sprar dà maggiori garanzie di tutela, sia per gli ospiti che per i comuni. Della proposta di accogliere altre 20 persone così da raggiungere il numero massimo previsto dal piano originario dello Sprar (che è di 40) e scongiurare il Cas, il primo cittadino ne discuterà in Prefettura il prossimo martedì alle ore 16. Tenendo conto, cosa che il sindaco sa benissimo e sulla quale punta in maniera decisa, che esiste una”clausola di salvaguardia” che rende esenti dall’attivazione di “ulteriori forme di accoglienza” quei Comuni che appartengono alla rete Sprar o che hanno manifestato la volontà di aderirvi.
«Come Amministrazione – ha ribadito Lo Polito – siamo contrari alla ghettizzazione dei migranti in un unico edificio e a qualsiasi forma di business. Vogliamo togliere i privati da questa gestione (ma i privati sono presenti anche nella gestione degli Sprar, ndr). Se l’attivazione di altri posti Sprar, come alternativa da proporre al Prefetto, non dovesse bastare sarò il primo – ha dichiarato il sindaco – a scendere in piazza al fianco dei cittadini. Non abbassiamo la guardia». Lo Polito si dice «relativamente tranquillo perché la Prefettura terrà sicuramente conto di un rappresentante dello Stato».
Federica Grisolia