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Altri migranti in arrivo a Trebisacce? Tre cooperative hanno partecipato al bando della Prefettura

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Nella foto, uno dei tanti sbarchi nel porto di Corigliano

Cresce la confusione all’interno del sistema accoglienza che in Italia ha praticamente spaccato l’opinione pubblica: tra chi, in scia dei valori cristiani, propende per un’accoglienza senza sè e senza ma e tra chi si impegna ad analizzare il fenomeno cercando di trovare un necessario compromesso tra le popolazioni ospitanti e i tanti migranti che sbarcano sulle coste del Sud Italia. Al centro, i finti buonisti che si arricchiscono giorno dopo giorno sulla pelle di povera gente, grazie al fiume di denaro stanziato dall’Unione Europea e drenato dal Ministero dell’Interno per mezzo delle Prefetture.

In questo contesto, tutt’altro che chiaro, e con l’arrivo della bella stagione che porta con sè la tranquillità dei mari, sono già ricominciati gli sbarchi di tanti africani provenienti per lo più dalle coste libiche, ma comunque di diverse nazionalità. Ed ecco che l’emergenza, così come gestita oggi, non vede una fine.

Detto ciò, la Prefettura di Cosenza ha emenato una manifestazione d’interesse “per l’individuazione di operatori economici ai quali affidare il servizio di prima accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale e la gestione dei servizi connessi”. In buona sostanza, la Prefettura ha la necessità di aprire nella provincia di Cosenza altri centri di accoglienza, o Cas, e per questo si affida a cooperative private. Alla situazione di Castrovillari, che stiamo seguendo con il nostro giornale, dove un privato ha partecipato al bando della Prefettura per aprire un centro di accoglienza, si aggiunge quella di Trebisacce.

La cittadina jonica, che da poco si è vista riconfermare la Bandiera Blu, è stata attenzionata da tre soggetti partecipanti al bando: una cooperativa con seda a Roma, una s.r.l. con sede a Montalto Uffugo ed un’associazione con sede a Rende che d’accordo con alcuni gestori di strutture hanno partecipato al bando della Prefettura. Da qui la possibilità che a Trebisacce, nel breve periodo, possano giungere altri migranti che si andrebbero a sommare allo Sprar già esistente. Mentre per la cittadina di Trebisacce sul tavolo della Prefettura sono arrivate ben tre richieste, una ne è arrivata anche per il comune di Villapiana, tramite una s.r.l. con sede a Dipignano.

La manifestazione di interesse della Prefettura, a cui hanno partecipato una quarantina di soggetti, aveva il carattere di urgenza, e mira a reperire nella provincia di Cosebz ben 800 posti aggiuntivi. L’accoglienza dei migranti in questi nuovi centri di accoglienza – scrive la Prefettura nel bando – è transitoria e quindi in attesa dell’inserimento degli ospiti nei circuiti Sprar. Sta di fatto però che la macchina organizzativa è alquanto intasata. Infatti anche presso l’ex Hotel Grillo di Amendolara – da quanto si apprese – i migranti dovevano sostare solo temporaneamente, ma ad oggi, a distanza di quasi un anno, sono ancora lì. Nonostante, sempre ad Amendolara, insiste un Centro di Accoglienza Straordinario presso l’ex Hotel Enotria.

Vincenzo La Camera

 

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